Parere positivo sul bilancio della Regione Lombardia da parte della Corte dei conti. Non tutto bene, però, secondo la magistratura contabile. La Corte rileva infatti l'«incidenza negativa» di fenomeni come lo spoil system della giunta (ovvero la scelta di collaboratori in base all'affinità con la coalizione vincente) o l'affidamento di incarichi senza concorso pubblico. La Regione viene invece promossa sulla capacità di gestire i conti nel settore della sanità. Insomma, i soldi pubblici - nonostante inchieste e polemiche - risultano ben amministrati.
Sono queste le principali cose che emergono dalla relazione sul bilancio regionale della magistratura contabile, presentata durante un'audizione con il governatore Roberto Formigoni.
La Regione ottiene l'approvazione della Corte sulla capacità di tenere in ordine i conti, entrate e uscite, insomma il quaderno della contabilità risulta soddisfacente. «Sotto il profilo finanziario - scrivono i magistrati - la Corte esprime una valutazione positiva, soprattutto sul contenimento del debito, sulla gestione di cassa e sulla prudente sottostima delle previsioni di entrata diverse dall'indebitamento».
Un altro aspetto positivo è sicuramente il trattamento riservato a coloro che lavorano con palazzo Lombardia. Secondo la Corte i tempi di pagamento ai fornitori «si rilevano sostanzialmente virtuosi», perché solo il 10 per cento delle fatture viene pagato oltre i 60 giorni. Un dato, questo, particolarmente importante per la tenuta dell'economia regionale. Soprattutto le piccole e medie imprese vengono aiutate dai pagamenti nei tempi previsti.
E veniamo a un tema di grande attualità, per motivi spesso non positivi. Si tratta della sanità, settore dal quale sono partite numerose inchieste. Per quanto riguarda la sanità, si evidenzia «la solidità del sistema finanziario sanitario regionale dovuto sia alla capacità programmatoria che all'efficienza gestionale». Insomma, anche in questo delicato ambito, la Corte dei Conti promuove a pieni voti la Regione per la sua capacità di utilizzare e gestire il denaro, che rappresenta la stragrande maggioranza del bilancio della Regione Lombardia.
Tra i rilievi negativi, come dicevamo, quello di «un'incidenza significativa dello spoil system sul complesso del corpo dirigenziale della giunta che potrebbe coinvolgere oltre il 20 per cento dei dirigenti in servizio», venendo meno al «principio cardine di distinzione tra politica e amministrazione». La giunta sarebbe stata troppo prodiga di incarichi esterni, invece di riscercare il personale dirigente all'interno dei palazzi regionali.
Tra le contestazioni, l'assunzione di personale a tempo indeterminato in organismi regionali «senza il previo superamento di un concorso pubblico e in contrasto con i principi enunciati dalla giurisprudenza costituzionale», oltre all'affidamento di incarichi esterni da parte di Lombardia informatica «caratterizzato da plurime irregolarità».
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