Viviana Persiani
Nonostante la lunga crisi gli italiani non dimenticano quei valori etici che li contraddistinguono. Definirli generosi e di grande solidarietà può sembrare un luogo comune, ma la realtà ci parla di un popolo dal grande cuore. E per gli italiani è un onore poter aiutare gli altri, soprattutto quando si tratta di bambini. Perché i più piccoli fanno tenerezza, hanno una vita davanti, vivono di sogni e di desideri. Ecco perché dal 1985 il Cesvi, un'organizzazione umanitaria italiana laica e indipendente (Fondazione di partecipazione Onlus), si sta impegnando in tutto il mondo per affrontare ogni tipo di emergenza offrendo le risorse necessarie per ricostruire la società civile dopo guerre e calamità. Capetown, Zimbawe, India, Rio de Janeiro: sono davvero tanti e sempre di più i bambini da aiutare.
«Sarai la forza dei sogni di migliaia di bambini»: con questo messaggio eloquentemente suggestivo e invitante, la nuova campagna lasciti di Cesvi si pone l'obiettivo di sensibilizzare i cittadini che potranno contribuire a rendere felici i meno fortunati con l'atto d'amore di un lascito testamentario.
Come afferma il presidente del Cesvi, Giangi Milesi: «Non è importante la quantità, basta anche poco: il gesto è già di per sé di grande valore e molto importante. A Capetown aiutiamo le madri ammalate di Aids e ci prendiamo cura dei loro figli. Anche a loro insegniamo l'importanza di lasciare in eredità qualcosa. Scatoloni, pettini, oggetti vari rappresentano i testamenti di queste madri che, pur nella povertà, cercano di offrire il loro aiuto. Stiamo valorizzando le proprietà immobiliari che ci donano, trasformandoli in Case del Sorriso, poli di attrazione dove i ragazzi possano trovare i beni di prima necessità, ma anche i supporti adeguati per un rientro in società, a partire dall'emissione di una carta d'identità, indispensabile per frequentare la scuola». Sono tante le persone che inseriscono, nel proprio testamento, il Cesvi.
Ad esempio, Rodolfo, prima della sua scomparsa, aveva scritto: «Nella mia vita non ho accumulato tante ricchezze materiali, ma sono soddisfatto di quanto ho costruito e di quanto la vita mi ha dato. I piccoli ospiti della Casa del Sorriso di Harare meritano una vita più serena. Io, nel mio piccolo, voglio contribuire a rendere la loro esistenza migliore di quanto sia stata fino a ora».
Rodolfo aveva conosciuto Cesvi durante un viaggio in Zimbabwe. Quell'incontro così toccante con i bambini della Casa del Sorriso di Harare, Rodolfo non l'ha mai dimenticato, tanto da lasciare impresso l'amore verso quelle creature nel suo testamento. Come Rosa, che amava gli animali, l'arte, la scienza e i bambini. Nella sua abitazione, appeso al muro, l'attestato di partecipazione che Cesvi invia a tutti i suoi sostenitori e una fotografia con i bambini che aveva incontrato durante un suo viaggio in Sud America. Per tutta la vita, ha sempre sostenuto i progetti educativi del Cesvi in Africa e nel suo testamento ha deciso di «donare un sogno» ai bambini delle Case del Sorriso in Brasile.
«I fondi raccolti con i lasciti testamentari - conclude Milesi - ci permettono di lottare per un mondo senza guerre e ingiustizie, dove tutti i bambini possano andare a scuola e ogni mamma si possa prendere cura dei propri figli».Per ulteriori informazioni, visitate il sito e richiedete la guida ai lasciti: https://www.cesvi.org/sostienici/testamento-solidale-e-lasciti
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