Potrebbe essere nominato domani il prossimo vicepresidente della Scala. La nomina «eventuale» è infatti uno dei punti all'ordine del giorno del consiglio di amministrazione. È invece molto difficile che il nuovo contratto Scala possa essere mandato al ministero. Le riunioni fiume fra direzione e sindacati infatti non hanno ancora portato a un accordo, anche se il risultato non sembra troppo lontano. Un nodo chiave della discussione riguarda l'aspetto economico: una parte una tantum per chiudere le pendenze riguardo al vecchio contratto (scaduto da tempo) e una parte più robusta come anticipo sul prossimo contratto di cui si comincerà presto a discutere. La Scala avrebbe messo sul piatto rispettivamente 400mila euro e 1,2 milioni. Poi c'è il confronto sulle premesse e sull'impostazione. I contatti sono continuati per tutto il fine settimana. Ed è probabile che domani il sovrintendente Alexander Pereira farà una relazione al consiglio. Resta da vedere se sarà anche scelto il sostituto di Bruno Ermolli, lo storico vicepresidente che si è da poco dimesso. In pole position sembrano esserci il presidente della Fondazione Banca del Monte della Lombardia, Aldo Poli, e il finanziere Francesco Micheli, che è entrato nel cda su indicazione del governo. Non è però escluso che alla fine prevalga il nome di un outsider.
Non tutti i consiglieri comunque sono favorevoli all'elezione proprio in questo momento, visto che fra un paio di mesi Giuliano Pisapia non sarà più sindaco e quindi nemmeno presidente della Scala. La decisione sul vice dovrebbe essere presa dal nuovo sindaco o dalla persona che il primo cittadino sceglierà come presidente del teatro se deciderà di rinunciare a questo ruolo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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