Scala, Pereira domani al Cda Ma il sindacato mette i paletti

Alexander Pereira, futuro sovrintendente della Scala, sarà presentato al consiglio di amministrazione nella seduta convocata domani.
All'ordine del giorno c'è un vasto programma che include la situazione giuridico-istituzionale del teatro (dopo che il Consiglio di Stato ha bocciato il regolamento del ministero dei Beni culturali in base a cui ha ottenuto l'autonomia), la definizione dei termini del rapporto con il sovrintendente uscente Stèphane Lissner e con Pereira, la presentazione di Pereira, ma anche del progetto per Expo 2015 e per il restauro della palazzina di via Verdi.
Dalla Cgil arriva però l'altolà: «se il 17 facessero il contratto a Pereira - ha detto il sindacalista Giancarlo Albori - sarebbe un atto folle», anzi «qualsiasi atto venisse fatto fuori da quanto determinato dal Consiglio di Stato potrebbe creare gravi danni».
Dopo la sentenza si era ipotizzato l'arrivo di un commissario che in poco tempo avrebbe potuto riscrivere lo statuto e portare alla nomina del cda perché gli attuali consiglieri sono stati creati in base al regolamento ora annullato. Il ministero ha però evitato il commissariamento promettendo una riforma del regolamento prima possibile. L'ipotesi è l'autunno. Ma per ora, secondo Albori, «vanno tenute le bocce ferme.

A settembre c'è tutto il tempo per ragionare tranquillamente, parlando con il sindacato e con le strutture istituzionali coinvolte», ministero incluso. Un momento di riflessione potrebbe essere il convegno organizzato domani al teatro Elfo Puccini a cui il ministro Massimo Bray è stato invitato.

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