È fissato per questa mattina l'incontro tra Giuliano Pisapia e i sindacati della Scala, che hanno chiesto di vedere il sindaco e presidente della fondazione preoccupati dalle conseguenze della legge Valore Cultura sul teatro, anche se rassicurazioni sono arrivate nei giorni scorsi dal ministro della Cultura, Massimo Bray.
Intanto, va verso il tutto esaurito il ciclo delle prove aperte della Filarmonica della Scala, l'iniziativa che permette al pubblico di assistere alle prove dell'orchestra a prezzi stracciati e anche di raccogliere soldi per alcune associazioni di volontariato (a cui vanno i guadagni delle serate). Più di mille persone hanno infatti comperato i biglietti per tutte e quattro le prove a pagamento dirette da Daniel Barenboim, Wyung-Whun Chung, Daniel Harding e David Afkham. Il motivo del successo non sono solo i prezzi «low cost» (nella stagione normale la filarmonica ha 1.381 abbonati e una percentuale di rinnovi del 95%) e nemmeno l'atmosfera informale, o la consapevolezza che i biglietti serviranno ad aiutare chi ne ha bisogno, ma anche il fatto che vedere le prove - e ascoltare le spiegazioni del direttore - permette spesso di capire meglio la musica.
«La Filarmonica - ha spiegato il direttore artistico Ernesto Schiavi - ha cercato di inserirsi nella città, entrare nel sociale ed educare». Nei primi quattro anni l'iniziativa ha permesso di distribuire 450mila euro e di far arrivare a teatro un pubblico nuovo, fatto anche di ragazzi. Un'operazione che va di pari passo con le iniziative in collaborazione con le scuole, i concerti trasmessi al cinema e quelli all'aperto.
Lo scorso 1 giugno piazza Duomo era gremita per il concerto della Filarmonica con Stefano Bollani diretto da Riccardo Chailly.
Il ciclo delle prove aperte vero e proprio inizierà il 12 gennaio con Daniel Harding e poi continuerà con Chung il 26, Barenboim il 16 febbraio e Afkham il 30 marzo.
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