Chiara CampoIl sindaco ha alzato bandiera bianca a mezzanotte. I militanti del Movimento 5 Stelle seduti nel pubblico dieci secondi prima hanno intonato il countdown come se fosse capodanno. Dopo che il centrodestra e M5S lo hanno tenuto bloccato in aula per 31 ore di fila, dalle 17 di giovedì, ieri notte Giuliano Pisapia ha dichiarato sciolta la seduta e rinunciato a quella delibera sugli scali ferroviari su cui ha sfidato persino il regolamento comunale. Lo ha definito «ostruzionismo miope». Ma il documento era stato votato già la settimana prima, e bocciato non solo dall'opposizione ma da 5 consiglieri di maggioranza, e ha insistito per farlo discutere di nuovo, convinto di avere i numeri. E li avuti per mantenere il numero legale fino alla mezzanotte, quando tecnicamente scadeva il termine per firmare l'accordo con Fs per la riqualificazione delle aree dismesse. Ma «l'arroganza politica» - come hanno ripetuto negli interventi sia i capigruppo di Fi Pietro Tatarella e della Lega Alessandro Morelli, ma anche da sinistra il presidente dell'aula Basilio Rizzo - di rigiocare una partita in cui aveva già perso non ha fatto cedere di un millimetro l' opposizione. Ed è finita due a zero. «Ha vinto il Consiglio» ha festeggiato Rizzo. *«É una grande vittoria del centrodestra e un punto di svolta per l'urbanistica - ha sottolineato Tatarella -. Quanto è accaduto è un segnale forte per le prossime amministrazioni, che siano di centrosinistra o di centrodestra, trattare l'urbanistica come si è fatto finora non sta più in piedi». Il mancato coinvolgimento è stata la critica più feroce, ancne da parte del socialista Roberto Biscardini. E «finora» - ossia fino al luglio scorso - è stata Ada Lucia De Cesaris, ex vicesindaco e assessore all'Urbanistica. É stata lei la regista dell'accordo con Fs. E ieri su Twitter ha sparato a zero (senza citarli) su Pisapia e la vice Francesca Balzani, scesa in campo ieri con la benedizione del sindaco, che non avrebbero caldeggiato a sufficienza la delibera perchè concentrati sulla sfida elettorale. «Hanno permesso che si bocciasse l'accordo - ha scritto - erano distratti dal candidarsi alle primarie». Milano «maltrattata da un centrodestra becero, una sinistra ottusa e pericolosa, lasciata sola da chi aveva il compito di tutelarla». Una furia. La Balzani ribatte: «Non capisco cosa intenda dire, sindaco e assessori non hanno la possibilità di votare in aula, è una questione totalmente estranea alle vicende politiche». Questo flop «è stato il canto del cigno di Pisapia, una disfatta del Pd» per Riccardo De Corato (Fdi).
E Dem e Sel contestano duramente la sinistra radicale («ottusa») che si è sfilata. Ma nei prossimi mesi la giunta rischia grosso in aula. La maggioranza «non è più in grado di governare questa città» chiosa il candidato sindaco civico Corrado Passera.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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