La Giovane Italia non vuol sentir parlare di declino del Pdl e chiede una bella pulizia di casa. «Questa volta ci devono ascoltare», dice il coordinatore Marco Bestetti. Domani alla sala del Grechetto nella Biblioteca Sormani i giovani Pdl organizzano un incontro che si preannuncia serrato. Invitati Ignazio La Russa, Mario Mantovani, Gabriele Albertini e Guido Podestà. «Non vogliamo lasciare il Paese in mano a Grillo e all'antipolitica - riflette Bestetti - ma crediamo fermamente che il Pdl debba risorgere attraverso un ricambio generazione e una riforma di regole e nomi. Proponiamo ad esempio le primarie per le liste elettorali aperte a tutti, non solo agli iscritti. E vogliamo che non siano più ricandidati quei politici che non abbiano partecipato almeno al 70% delle sedute delle istituzioni in cui sono stati eletti. Ci sono ottimi amministratori che meriterebbero di sedersi in Parlamento. Solo che hanno le ali tarpate da giochi di potere e guerre correntizie. Tutto questo deve finire. Non vogliamo essere messi alla berlina per pochi ladri e incapaci». Ma la Giovane Italia non si ferma a questo. Sarà presentato un decalogo di proposte che non «devono rimanere carta straccia ma la base per il rinnovamento del centrodestra» Come sarà accolta l'iniziativa dai notabili del partito non è ancora dato a sapersi. Certo è che non si tratta di uno strappo interno al Pdl ma una critica che non sembra intenzionata a farsi addormentare. «Ci mettiamo noi la faccia nelle strade, nelle scuole e nelle università e lo facciamo gratis - conclude Bestetti - Nessuno pensi che possiamo essere addomesticati o zittiti.
Il Pdl ha tutte le possibilità di rinascere più forte e combattivo di prima. Coi suoi giovani che sono interlocutori e protagonisti, non semplici portatori di voti. Bisogna ripartire oggi. Domani sarebbe troppo tardi».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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