È il giorno dell'udienza con il Papa. Il cardinale Angelo Scola e gli altri vescovi lombardi incontrano Benedetto XVI. Ogni cinque anni i vescovi di tutte le diocesi del mondo vanno in visita ad limina (sottinteso Apostolorum), ovvero «alle soglie (delle tombe) degli apostoli» Pietro e Paolo, e incontrano i capi dicastero della Curia romana e il Santo Padre. Oggi la consuetudine millenaria si chiude con un evento eccezionale: l'incontro con il Papa che l'11 febbraio scorso ha comunicato al Concistoro e al mondo la rinuncia al ministero petrino.
«Benedetto XVI continua a confermare la nostra fede» anche con questa decisione, dice l'arcivescovo in una lettera ai fedeli (a fianco il testo completo, ndr) che sarà letta prima di tutte le Messe domenicali di domani, primo giorno di Quaresima. Saranno lette anche speciali preghiere per il Santo Padre: «Donagli la gioia di vedere i frutti della sua dedizione, spesa con il sorriso gentile, in verità, fortezza e umiltà». E per la Chiesa: «Viva questo tempo unita nella preghiera, nella carità e nella speranza».
Un «inaspettato e umile gesto», una decisione «motivata unicamente dal bene della Chiesa». Così il cardinale definisce la rinuncia al Pontificato. Cita il Papa e le parole con cui ha rassicurato i fedeli accorsi in San Pietro per l'udienza di mercoledì 13 febbraio, due giorni dopo l'annuncio: «La Chiesa è di Cristo, il Quale non le farà mai mancare la sua guida e la sua cura».
La Diocesi dirama le prime indicazioni per il periodo di sede vacante. Dal primo marzo nella preghiera eucaristica, quando il sacerdote dice «per il nostro Papa Benedetto e per il nostro vescovo Angelo», non si farà più menzione del nome del Papa. E da lunedì 4 marzo, durante le celebrazioni feriali, si potrà utilizzare il formulario della Messa per l'elezione del futuro Papa. L'invito a pregare è ribadito nella lettera: «A ciascuno personalmente e a tutti noi insieme tocca ora la responsabilità di accompagnare il Collegio dei Cardinali nell'accogliere l'iniziativa dello Spirito Santo per la scelta del nuovo Papa».
Sul sito della Diocesi il cardinale Scola anticipa quelli che ritiene i «nodi sul tappeto» nella vita della diocesi: «C'è bisogno di testimoni autentici, di santi capaci di mostrare quest'unità di vita, di far capire che Cristo ha a che fare con l'esistenza quotidiana perché immette nel quotidiano».
E nella lettera ha invitato a vivere la Quaresima con la preghiera, la penitenza, i gesti di carità. Con raccomandazioni precise: la recita quotidiana del Rosario, la Confessione e la partecipazione a una Messa durante la settimana (oltre, naturalmente, a quella domenicale).
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