Lo scontro tra taxi e Uber finisce in Consiglio

Lo scontro tra taxi e Uber finisce in Consiglio

Lo sciopero in piena settimana della moda è stato disinnescato all'ultimo secondo. Rinviato ma non cancellato, i tassisti sono ancora sul piede di guerra con il Comune. Aspettano il conto delle garanzie promesse dall'assessore alla Mobilità Piefrancesco Maran e alla Sicurezza Marco Granelli: più controlli sulla (eventuale) concorrenza sleale di Uber che ha scatenato la rivolta delle auto bianche e modernizzazione del servizio. Qualche sanzione a chi ha operato in violazione delle regole è già scattata nei giorni successivi alla mediazione. Ma oggi il consiglio comunale, su richiesta dei gruppi di opposizione, si riunisce per due ore e mezza sulle proteste dei tassisti e il clima rischia di diventare nuovamente teso. Forza Italia depositerà un ordine del giorno che, anticipa il consigliere Fabrizio De Pasquale, chiederà intanto di «adottare finalmente il numero unico per i taxi», di «riparare le colonnine bloccate da mesi», strumenti che sono ad uso degli autisti ma «anche dei consumatori, tuteliamo soprattutto loro». E impegnerà il Comune a «garantire che non ci sia concorrenza sleale da parte di Uber», il servizio che si prenota con applicazione smartphone. «I 4.500 tassisti che usano il tassametro, hanno regolari licenze e devono rispettare vincoli di servizio sono imprese che vanno tutelate - avverte -. Il noleggio con conducente deve ricevere le prenotazioni in rimessa e non in giro per il territorio». I controlli «devono scattare soprattutto di notte, basterebbe che i vigili sui dotassero dell'App per scovare facilmente chi trasgredisce alle regole».

Ma Fi chiederà anche «di non concedere troppe agevolazioni al car sharing. Visto che avevamo segnalato a novembre scorso la protesta sul caso Uber e Maran ha atteso il rischio di sciopero per intervenire, questa volta ci sia retta subito».

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