Avevano incassato 160mila euro dalla Regione per organizzare corsi professionali, ma le lezioni era fatte in maniera assai discutibile e, soprattutto, era del tutto assente la parte successiva dellavviamento al lavoro. In seguito a una denuncia del Pirellone, i ghisa hanno svolto una serie di accertamenti conclusi con il sequestro dellintera somma in alcuni conti correnti della società e la denuncia dei titolari, padre e figlio.
Le indagini erano partite tre mesi fa quando la Regione girò al comando di piazza Beccaria la segnalazione di una parte dei 150 allievi che nellestate 2011 avevano seguito una serie di corsi tenuti dallIstituto Sempione di via Paolo Bassi 3. Le lezioni prevedevano varie discipline come inglese e tedesco avanzato, contabilità alla informatica, paghe e contributi, amministrazione di condominio, autocad 2D e 3D e autocad 2D e 3D + Revit. Per questa attività la Regione aveva pagato il Sempione con un assegno di 160mila euro, più aveva dato una sorta di «borsa di studio» agli allievi, pari a qualche centinaia di euro a testa. In totale oltre 200mila euro.
Oltre alle ore di insegnamento lezioni però, limpegno dellIstituto comprendeva anche attività di «tutoring», «scouting aziendale» e stage presso società che potessero effettivamente essere in grado di fornire proposte occupazionali. Un servizio che però non sarebbe mai stato effettuato. O meglio, il servizio sarebbe stato certificato dal Sempione con attestati a cui venivano apposte le firme false degli allievi che mai avevano per esempio messo piede in qualche ditta o sostenuto colloqui di lavoro. Una circostanza segnalata da alcuni studenti e poi confermata da almeno un centinaio di loro che sono stati poi interrogati dagli agenti della Squadra Interventi Speciali Servizio Radiomobile della polizia locale. Non solo ma alcuni degli allievi hanno anche interrotto le lezioni, salvo poi trovare le loro firme, ovviamente false, riportate nel registro delle presenze.
Concluse le indagini, coordinate dal pm Tiziana Siciliano, i vigili hanno denunciato i titolari dellIstituto Sempione e suo figlio. Gli investigatori hanno poi passato al setaccio i conti correnti della società fino a raccimolare 160mila euro, pari alla somma erogata dalla Regione, che sono stati sequestrati in attesa della fine delliter giudiziario.
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