Scuola, effetto crisi addio I licei recuperano iscritti

Scelti da uno studente su due, battono i corsi professionali Pronti per gli esami 70.500 maturandi e 5.500 commissari

Maria Sorbi

Hanno abbandonato lo zaino dei libri ai piedi della scrivania, hanno chiuso Rocci e Castiglioni Mariotti e dato il via ufficiale alle vacanze. Gli studenti - o almeno, quelli che non hanno i corsi di recupero - si godranno la meritata estate. Ma, dando un'occhiata alle iscrizioni delle superiori per il prossimo settembre, ci si accorge subito di un'inversione di tendenza rispetto agli scorsi anni. Torneranno in massa dietro ai banchi dei licei, classico e scientifico, e meno dietro a quelli degli istituti tecnici e professionali.

Un'inversione di rotta che denota un dato su tutti: l'effetto crisi è passato. Negli ultimi anni le famiglie e i ragazzi hanno scelto percorsi di studi più brevi, più tecnici, quelli per avere in mano titoli di studi «pronti all'uso» da spendere subito e in grado di farli affacciare al mondo del lavoro con una professione in mano. Ora qualcosa sta cambiando: gli istituti tecnici sono stati scelti solo dal 35,73%, i professionali da meno del 15%. La vera sorpresa la rappresentano i licei, che hanno raccolto il 49,43% delle iscrizioni. La conferma arriva dall'ufficio regionale scolastico della Lombardia, che fotografa, attraverso numeri e percentuali, i cambiamenti sociali. Ora, con sentori di ripresa sempre più netti, i giovani hanno meno fretta di lavorare e investono di più in un percorso di studi che dopo il diploma «obbliga» all'università.

Nell'eterno derby classico-scientifico, lo scientifico è stato il più scelto (26% delle iscrizioni) ma il liceo classico va forte rispetto all'anno scorso, con una crescita dell'8%.

Ma prima di accogliere i nuovi iscritti, gli istituti si preparano a ospitare il popolo dei maturandi: un esercito di 67.927 studenti lombardi e di 3.319 classi più 2.600 candidati esterni. Al momento sono 1.663 le commissioni d'esame che giudicheranno i ragazzi. Quasi 5.500 i commissari esterni nominati dall'Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia.

La prima riunione plenaria per le 1.663 commissioni lombarde nominate in queste settimane dall'Ufficio Scolastico per la Lombardia è fissata per il 20 giugno, quando alle 8,30 si insedieranno nelle sedi d'esame i presidenti e i 5.489 commissari; nei giorni successivi si svolgeranno la prima e la seconda prova, rispettivamente il 22 giugno per lo scritto di italiano e il 23 giugno per quello di indirizzo. In mezzo ai maturandi, che in questi giorni sono alle prese con i ripassi, ci sono anche dieci «genietti». Ragazzi che, grazie alla media di voti, sosterranno l'esame in anticipo saltando un anno di studi.

La provincia con più commissioni è Milano (504), seguita da Brescia (215), Bergamo (184), Varese (167), Monza e Brianza (141) e Como (93). Seguono a breve distanza le province di Pavia (92), Cremona (69), Mantova (63) e Lecco (57). Chiudono, infine, le province di Lodi (42) e Sondrio (36).

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