Se Scientology fa paura meno delle moschee

Inaugurata la mega sede dell'organizzazione americana finita nel mirino dei governi di mezza Europa. Trionfa l'effetto Cruise?

Se Scientology fa paura meno delle moschee

In principio fu un seminterrato in via Torino, poi una sede in via Lepontina, zona Farini, e adesso diecimila metri quadrati stile ufficio americano in viale Fulvio Testi, con la gigantesca scritta rossa Scientology sorta dalla notte al giorno insieme a simboli e acronimi. Un luogo di culto grande come il Duomo appare all'improvviso mentre i dibattiti sono infiniti per una moschea, per fare un esempio di stringente attualità?

Ora, al di là delle differenze burocratiche che esistono (il permesso sarebbe stato chiesto prima della legge regionale che fa da stop a templi e minareti), è singolare che l'inaugurazione di oggi della mega Scientology appaia solo come un evento pittoresco, forse anche glamour, visti adepti ed ex come John Travolta e Tom Cruise. E ciò nonostante più volte Scientology sia stata sotto i riflettori per aver proposto percorsi spirituali costosissimi. Un corso può costare da qualche centinaio di euro fino a 30 o 40mila. Inutile dire che sono somme in grado di sconvolgere una vita familiare.

E infatti Scientology vive in mezzo alle controversie legali (spesso vincendo) con Paesi di mezza Europa. In questi giorni in Belgio c'è un tentativo del governo, tramite una causa, di mettere sotto accusa Scientology. Di solito le accuse sono varie: non dire prima alle persone quanto costeranno i servizi, evasione fiscale, pressione sui consumatori. Anche il governo tedesco e francese mostrano una forte ostilità. La Germania ha tentato varie azioni ma i tribunali hanno dato torto ai governi che avevano cercato di limitarne l'attività. Anche in Francia i governi hanno conteso: l'ultimo caso è finito alla Corte Europea e Parigi è stata sconfitta su questioni fiscali. Ormai opera in tutto il mondo, con l'eccezione dei Paesi arabi.

Invita alla cautela ma senza demonizzare il professor Massimo Introvigne, esperto di nuovi movimenti religiosi: «Io non credo alla teoria del lavaggio del cervello. Va sfatato il mito che la religione è sempre bella, buona e porta fiori. Nelle chiese ci sono preti pedofili, nelle moschee i terroristi, nei nuovi movimenti religiosi i criminali. Ma non in tutte le parrocchie i preti sono pedofili e solo alcuni musulmani sono terroristi, così come alcuni dirigenti di movimenti religiosi sono truffatori». In Italia, per altro, spiega Introvigne, dopo traversìe giudiziarie e bocciature che andavano avanti dal 1978, una sentenza della Consulta del 1997 decretò che Scientology dovesse essere considerata una religione a tutti gli effetti. «Somiglia molto allo gnosticismo antico - spiega lo studioso -. Secondo Scientology il mondo è stato creato da esseri spirituali, Tethan (che poi saremmo noi stessi), che hanno creato mondi materiali e ci sono rimasti intrappolati dentro. Continuiamo a reincarnarci, dimenticando di essere i creatori del mondo. Con questo lungo pluriennale percorso riacquistiamo questa consapevolezza». In estrema sintesi, ecco la teoria.

I conflitti esistono, e si chiamano money .

«È una religione tipicamente americana, dove i servizi si scambiano dietro il pagamento di un prezzo e noi siamo meno abituati. Non è che andando a Messa si paga. Ma in ogni caso fermare movimenti sociali di questa natura con la repressione penale di solito non funziona». Vede pericoli all'orizzonte? «Vedo molte esagerazioni».

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