Le ali di Milano

Sea investe nella transizione ecologica a Linate e Malpensa

Consegnata da Icmq la certificazione Make It Sustainable per i processi sostenibili di gestione della manutenzione delle infrastrutture aeroportuali di Linate e Malpensa. Alessandro Fidato: "Confermata la nostra attenzione verso l’ambiente, l’economia circolare e le risorse umane”

Sea investe nella transizione ecologica a Linate e Malpensa

Sea, la società di gestione degli aeroporti di Milano Malpensa e Milano Linate prosegue nello sviluppo della sua strategia legata alla sostenibilità guardando alla ripresa e a una sempre maggiore competitività tagliando un nuovo importante traguardo con la cerimonia di consegna da parte di Icmq della certificazione Make It Sustainable per i processi di gestione della manutenzione delle infrastrutture aeroportuali.

Le innovazioni e le nuove conoscenze nel campo della tecnologia, del management e delle politiche socio-economiche sono una sfida per le aziende impegnate a compiere nuove scelte su come i loro prodotti, servizi, operazioni e attività impattano sul pianeta, le persone e le economie. In questo scenario Sea e Icmq hanno sviluppato insieme le Linee Guida per l’applicazione del Protocollo Make It Sustainable ai processi di gestione della manutenzione delle infrastrutture realizzate nei due scali.

Nonostante la crisi del settore del trasporto aereo dovuto al Covid-19 Sea ha scelto di non rinunciare all’impegno a favore della sostenibilità mettendo in atto una serie di azioni di efficientamento energetico e di processo. In particolare, la riduzione di oltre il 10% di energia termica avviato a fine del 2020 a fronte di azioni di modulazione dell’assetto impiantistico dei due scali; la riduzione del 20% entro il 2026 della Carbon Footprint dei processi di manutenzione e infine il passaggio dal 63% attuale al 75% entro il 2026 nella gestione dei rifiuti prodotti con l’incremento della quota “a recupero”.

Le Linee Guida realizzate per ognuno dei requisiti essenziali e dei requisiti applicativi del protocollo, identificano azioni, documenti e referenti necessari a ottemperare alle richieste della certificazione. Evoluzione di questo percorso virtuoso è stato l’ottenimento della Certificazione Make It Sustainable, nell’ambito dello sviluppo e dell’attuazione di politiche, strategie, processi, prodotti e servizi in grado di bilanciare l’interesse proprio con i bisogni e le aspettative dei portatori di interesse e cioè clienti, personale, società, autorità, comunità e investitori.

“L’ottenimento della certificazione dei processi manutentivi rappresenta uno step concreto e tangibile dell’approccio creating shared value oriented di Sea, confermato per altro dall’adesione piena al Green Building Council - spiega Alessandro Fidato, chief operating officer di Sea -. È un modello di fare business rispettoso di una estrema attenzione ai costi, che muove dalla profonda consapevolezza che il successo del nostro fare impresa non può prescindere da una forte attenzione verso gli stakeholders e i nostri partner. La certificazione conferma l’attenzione di Sea verso l’ambiente, l’economia circolare e le risorse umane”.

“Questa è stata anche l’occasione per fissare target sfidanti per il futuro, come l’ottenimento della certificazione Envision sulle attività di manutenzione più importanti, la riduzione progressiva della Carbon Footprint, sia interna che legata ai nostri fornitori - aggiunge - attraverso un’azione di sensibilizzazione sulle loro value chain. Incremento della percentuale di rifiuti a recupero, maggior utilizzo di prodotti ecosostenibili come oli biodegradabili vernici ecolabel o la transizione dall’utilizzo di combustibili fossili a sistemi di alimentazione elettrici sono solo degli esempi delle direttrici su cui Sea si sta muovendo”.

“L’8 giugno abbiamo inaugurato alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella la nuova Linate, un edificio totalmente sostenibile che ha ottenuto la certificazione Bream-in use excellent e adesso potremo manutenere il Terminal in maniera sostenibile”, ricorda Fidato.

“Oggi - sottolinea Lorenzo Orsenigo, presidente e direttore generale di Icmq - per affrontare con gradualità e successo la sfida dell’innovazione e della transizione ecologica, le organizzazioni hanno l’opportunità di valorizzare specifici prodotti e servizi, applicando i principi di sostenibilità alla strategia, progettazione, sviluppo, fabbricazione, erogazione, gestione, comunicazione, analisi e miglioramento dei processi chiave e definendo obiettivi misurabili, coerenti e sostenibili. Make It Sustainable rientra tra questi e permette di misurare e in caso migliorare le performance ambientali ed energetiche attraverso l’adozione di sistemi di gestione riconosciuti a livello internazionale, il ricorso alle risorse rinnovabili, il monitoraggio dei consumi energetici e il contenimento degli impatti ambientali, sociali e dei consumi, adottando le migliori prassi tramite il coinvolgimento degli stakeholder”.

Progetti che vanno avanti per rafforzare l’uscita dalla crisi e la ripartenza con le nuove sfide da affrontare. “La cose vanno leggermente meglio anche se siamo molto lontani dai volumi di traffico e passeggeri a cui eravamo abituati prima della pandemia. Abbiamo chiuso giugno a -67% rispetto al 2019 però nel giugno 2020 eravamo a -94% rispetto ai valori del 2019 - prosegue il chief operating officer di Sea -, È passato un anno e c’è stata una certa ripresa. Nei primi 20 giorni di luglio come sistema degli aeroporti milanesi siamo a -54%, l’anno scorso a luglio abbiamo chiuso a -80%, ad agosto speriamo di arrivare al -50%. Il tema è cosa succederà dopo in Europa con il problema della variante Delta che preoccupa. Ci auguriamo di rimanere su questo volumi anche a settembre, ma dipenderà se ci saranno restrizioni all’interno della Ue che oggi non ci sono. Sul tema intercontinentale siamo ancora molto lontani dai volumi che avevano, il traffico è quasi azzerato”.

Diversa la situazione del cargo. “A fine anno siamo arrivati a recuperare i volumi e i primi sei mesi sono stati eccezionali con un aumento fra il 30-35% del tonnellaggio della merce e Malpensa è sempre di più il principale hub cargo italiano e tra i principali europei, con oltre il 70% delle merci italiane che passano dal nostro scalo - spiega Alessandro Fidato -. C’è stato anche il fenomeno degli aerei passeggeri wide body che sono stati riconvertiti per voli cargo a causa dell’aumento della richiesta di movimentare merce con voli all-cargo per trasportare merce che era imbarcata sui voli passeggeri cancellati dalle restrizioni. Il cargo porta valore all’economia del territorio e a quella italiana ma non aiuta i conti di Sea perché i ricavi non aviation generati dai passeggeri intercontinentali che apprezzano i nostri negozi del lusso per lo shopping e spendono all’interno dei terminal sono da soli circa il 50% dei ricavi”.

Il Make it Sustainable

Lo schema di certificazione Make It Sustainable è stato sviluppato da Icmq elaborando i principi richiamati da protocolli e schemi di certificazione internazionali En Iso 26000, En Iso 9004, En Iso 14004, En Iso 14040 (LCA), GRI - Global Reporting initiative. Con Make It Sustainable un organismo di certificazione di terza parte verifica che un determinato prodotto o servizio sia realizzato, gestito ed erogato secondo criteri di sostenibilità, con l’obiettivo di accertare la coerenza tra ciò che un’azienda realizza e i principi enunciati sulla "carta", combattendo così il greenwashing.
La certificazione valorizza l’applicazione dei principi di sostenibilità a specifici prodotti, servizi e cantieri; gli investimenti effettuati in coerenza alla strategia aziendale di sostenibilità; l’immagine aziendale basandosi su dati concreti, oggettivi e applicando i principi richiamati in riferimenti riconosciuti a livello nazionale ed internazionale; l’innovazione tecnologica e metodologica.
www.

makeitsustainable.it

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