Sea manda per aria i conti del Comune

Sea manda per aria i conti del Comune

(...) l’assenza - e le polemiche - per ripresentare l’ordine del giorno sul doppio incarico di Tabacci, «con il governo tecnico non ha più senso che rimanga a Roma, si dimetta e faccia l’assessore a tempo pieno» Richiesta di senso opposto dal Pdl Riccardo De Corato: «Il sindaco si dissoci da Tabacci e gli sospenda le deleghe, l’inchiesta dimostra che dai suoi uffici è “uscito“ qualcosa. Se continua ad occupare quel ruolo faremo le barricate contro ogni delibera di vendita, da Sea alla Galleria».
Ma la grana scoppia soprattutto dentro la maggioranza, dove le posizioni sul futuro di Sea erano già distanti. Lunedì la giunta vuole votare il Bilancio 2012 e i documenti collegati. Il più pesante è quello che deve definire «quanto e come» mettere sul mercato un’altra fetta di Sea per comprare i nuovi treni del metrò. Seduta anticipata domenica sera dalla presentazione del piano triennale ai partiti di maggioranza e lunedì mattina ai sindacati. Ma l’entourage del sindaco ieri prendeva tempo, stava «valutando» se per motivi tecnici occorre qualche giorno in più.
Più dei cavilli pesano le dichiarazioni arrivate ieri. Prima i sindacati, appunto. «Siamo estremamente preoccupati della situazione che si potrà determinare dopo l’inchiesta - affermano i segretari di Filt Cgil Rocco Ungaro e Stefano Malorgio -. Lo scambio di quote con la Provincia rendono la quotazione in Borsa la strada più vantaggiosa e trasparente su regole di governo e assetti proprietari», elementi «oggi più che mai necessari. Lunedì ribadiremo questa posizione in Comune». Il presidente dell’aula Basilio Rizzo, esponente della Sinistra x Pisapia e ostile dall’inizio alla vendita che invece piace a Tabacci, sindaco e Pd, insiste sul «mantenimento del 50,1% al pubblico» ma sottolinea che «l’inchiesta complica il percorso, vendere gli scali in queste condizioni rischia di non garantire giusto profitto». Una svendita? «Anche in Borsa le azioni potrebbero subire un deprezzamento». Attende l’esito delle indagini «ma il Comune comunque è parte lesa. Se c’è stato un politico o un dipendente infedele che ha informato prima F2i sulla gara, ha agito personalmente e creato un danno. Voglio credere che Tabacci non abbia alcuna responsabilità». Il Pd ostenta tranquillità, «chi ha informato F2i? I giornali, scrivevano da tempo che l’asta su Serravalle era a rischio e si ipotizzavano piani b» afferma il consigliere Carlo Monguzzi. Il Pdl Carlo Masseroli punta l’attenzione anche su un’altro giallo, l’assemblea dei soci Sea che il 3 maggio ha votato su richiesta del Comune la distribuzione di 17 dei 53 milioni di dividendi. «Perchè ha lasciato più di 30 milioni alla società, nell’interesse del socio privato? E dov’è la perizia tecnica che dava mandato a Tabacci di fare proprio quella richiesta?». Anche Rizzo aveva avanzato quel giorno la stessa obiezione.

Il leghista Alessandro Morelli chiede che almeno oggi «il sindaco venga in aula» e che «si interrompa lo scambio di quote con la Provincia». Il governatore Roberto Formigoni non entra «nel merito di una vicenda che sta destando moltissima preoccupazione nei cittadini» ma si augura che «sia chiarita al più presto».

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