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Sei milanesi su dieci si sono turati il naso e sono andati al voto

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Milano ha votato. L'affluenza alla fine dell'unico giorno di elezioni europee è arrivata in città al 60%. E in Lombardia al 67%, entrambi superiori alla media nazionale. Non dati eccezionali, certo, ma neanche bassi come qualcuno temeva. E forse le molte Comunali hanno fatto da traino. Comunque, la regione più importante del nord, sebbene risenta di un certo clima generale di disaffezione politica, la paga meno del previsto e meno di altre regioni, confermando la sua storica vocazione alla partecipazione.
Già la prima rilevazione di ieri, alle 12, il dato milanese faceva segnare un buon 20,5%, superiore di quasi quattro punti alla media nazionale, ferma al 16,7%. La Provincia lombarda più diligente era Lodi, con un affluenza ai seggi del 24,7%. La più bassa, invece, era la Provincia di Varese con il 18,7%. La Lombardia superava nettamente il dato italiano con il 23,8% (e record a Brescia col 26,3%). Alle 19 il trend era confermato, con affluenza al 44,9% a Milano città, e un dato rilevante: nell'uniforme partecipazione delle zone si segnalava l'eccezione della zona 1 dove aveva votato il 40,9% (l'affluenza più alta era in zona 9 col 45,8%). Alle 19 i lombardi che avevano votato erano esattamente la metà degli aventi diritto: il 50,3%, con picco massimo ancora in provincia di Lodi (55%), e minimo in quella di Sondrio (45,2). Milano era al 48,3%. Alle 23, quando i seggi sono stati chiusi ed è iniziato il conteggio delle schede depositate nell'urna, gli uffici comunali hanno calcolato un'affluenza compresa fra il 58,5 della zona 1 e il 62 della 3. Per chi volesse azzardare una difficile analisi legata alle tendenze politiche si può ricordare che alle Comunali 2011 la zona 1 era la stata la più svogliata (il 65% contro il 67-68-69 delle altre). Ma la stessa cosa era successa anche alle Europee 2009 e alle Regionali 2013, mentre alle elezioni politiche del febbraio 2013 la zona centro era stata la più attiva ai seggi con l'81,3%.
Come detto, il dato complessivo di Milano è arrivato al 60%, leggermente in calo rispetto alle precedenti elezioni ma non di molto, considerata la bella domenica che poteva invogliare a stare fuori città - e considerato che gli elettori avevano meno ore a disposizione per recarsi a votare. Le elezioni politiche sono tradizionalmente più sentite. E nel febbraio 2013 ricordiamo che aveva votato il 77% dei milanesi, dunque oltre tre su quattro. Ma l'affluenza alle precedenti elezioni europee, per avere un termine di raffronto omogeneo, non era molto più alta di quello raggiunta ieri. Il 6 giugno 2009, era andato a votare il 64,8% degli aventi diritto.

Cinque anni prima il dato era leggermente più alto: il 67,2, mentre nel 1999 il dato si era fermato al 64,9% e nel lontano 1994 il dato era addirittura arrivato al 73%. Altri tempi. Ma ovviamente, quel che conta oggi non è (solo) il numero delle schede depositato nelle urne, ma i simbolo sui quali i milanesi hanno tracciato la croce.

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