«Piazzale Loreto come Columbus Square a New York» annuncia il Comune. Per dire che domenica parte la sperimentazione del piazzale in una grande rotatoria anti-traffico. Per due settimane, fino a domenica 26. Basterà a farci sognare di essere nella Grande Mela? Forse no, ma l'idea di utilizzare questo periodo meno caotico per testare una nuova viabilità nel piazzale che unisce il boulevard di corso Buenos Aires a viale Monza e via Padova parte da un progetto elaborato da Amat (l'agenzia per la mobilità e l'ambiente) che punta a restituire centralità a monumenti e verde e a limitare il traffico automobilistico a vantaggio dei ciclisti. L'intervento, in pratica, chiuderà alle auto la parte centrale della piazza. Le carreggiate centrali verranno bloccate con dissuasori in plastica, verrà spento l'impianto semaforico e disciplinata la circolazione in senso rotatorio, con l'obbligo di dare la precedenza valido per tutte le vie che confluiscono al piazzale.
Il Nucleo intervento rapido dei vigili provvederà a posizionare i new jersey in plastica questa notte alle 3 mentre gli operai posizioneranno la segnaletica del cantiere e inizieranno a tracciare le strisce orizzontali, operazione che dovrebbe chiudersi entro le 13 di domani. Contemporaneamente, A2a provvederà a disporre l'impianto semaforico sul segnale di lampeggio e verrà spento completamente dalle 8.30 del mattino verrà spento completamente l'impianto semaforico per iniziare le opere di adeguamento. Tutte le operazioni di modifica della viabilità verranno coordinate da due autopattuglie del Servizio Traffico della Polizia locale. Alla fine delle due settimane di test, entro domenica 26 verrà messo in funzione il nuovo impianto semaforico e le auto torneranno a viaggiare anche al centro di piazzale Loreto. Ma chissà che in futuro, provato l'impatto sul traffico, non renda definitiva questa soluzione per concedere solo a bici e pedoni di attraversa il piazzale senza obbligo di rotatoria.
E davanti al monumento ieri mattina è stato ricordato come ogni anno l'eccidio di piazzale Loreto, in prima fila Anpi e Anpcr (partigiani e partigiani cristiani), Aned (ex deportati), il vicesindaco Maria Grazia Guida, l'assessore provinciale Stefano Bolognini, rappresentanti di altri enti locali con i gonfaloni. Quel 10 agosto del '44 quindici partigiani, «patrioti» viene più volte ribadito da chi prende la parola, «furono presi dal carcere di San Vittore e fucilati.
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