Sentieri in scena per un ritratto: Lorenzo Ferrero

Sentieri in scena per un ritratto: Lorenzo Ferrero

Il secondo ritratto monografico della stagione, in programma lunedì 23 apri dalle ore 21 al Teatro Elfo Puccini è dedicato a Lorenzo Ferrero. Nella stagione che celebra gli «incroci» della sua storia e del suo futuro, Sentieri Selvaggi non poteva non riservare uno spazio al compositore torinese. Con il suo atteggiamento di protesta, Ferrero è stato in grado, tra gli anni '70 e '80, di mettere in crisi gli aspetti più dogmatici dell'avanguardia: il suo linguaggio, spesso ispirato a icone pop e a stili musicali di natura extra-colta, nasconde, dietro l'apparente semplicità, una profonda e sapiente ricerca timbrica.

A ricordare il legame che da tempo unisce il percorso compositivo di Ferrero alla storia dell'ensemble è in programma il brano «Glamorama spies», scritto nel 1999 su commissione di Sentieri selvaggi; a rafforzarlo invece la ripresa a Milano, dopo quarant'anni, di «Romanza senza parole» (1976), che all'epoca della sua prima esecuzione fu considerato un vero e proprio spartiacque nel modo di scrivere musica contemporanea. Autore di opere liriche («Marilyn», «Mare nostro»), balletto («Franca Florio, regina di Palermo»), brani cameristici, orchestrali, vocali e solistici, Lorenzo Ferrero nasce a Torino nel 1951 e studia composizione con Massimo Bruni ed Enore Zaffiri.

Riconosciuto e richiesto a livello internazionale, è direttore artistico del Festival Puccini (198084), dell'Unione musicale di Torino (198387) e dell'Arena di Verona (199194). Il programma spazia tra i punti estremi della sua opera.

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