DAL SET ALLA REALTÀQuando Spielberg aveva anticipato tutto con il suo film «Minority Report»

«Come ti sei trovato con il maglione che hai comprato l'ultima volta? Ne abbiamo altri al reparto C». Steven Spielberg aveva fatto dire queste parole a un manichino (rivolto a uno sbigottito Tom Cruise) nel film «Minority Report». Il film (del 2003) immaginava la Washington del futuro, dove i poteri extrasensoriali avevano addirittura cancellato il crimine. Anzi, il «precrimine»: uno stadio in cui il reato è ancora tutto nelle intenzioni. Eye See, il manichino bionico di Almax che sembra uscito da un film di fantascienza, sembra proprio voler pescare nei gusti e nelle attitudini delle persone solo «guardandole».
Un embrione dell'androide telepatico in vetrina è la tecnologia del «tracking cookie», nella quale possiamo imbatterci su internet ogni giorno. Il «cookie» memorizza informazioni sugli utenti che accedono a certe funzioni specifiche durante la navigazione. Allo stesso modo i «banner» nei nostri computer offrono ai nostri occhi la pubblicità di prodotti che ci interessano, perché evidentemente li abbiamo visitati in precedenza. È possibile una tecnologia «precrimine» come quella di Spielberg? L'Università di California a Los Angeles (Ucla) ha messo a punto una formula matematica collegata a un computer pieno di dati: i poliziotti, già dal 2013, possono ottenere un calo del crimine del 30% senza neppure compiere un arresto.

È sufficiente che si facciano vedere sul luogo del delitto, poco prima che questo avvenga, e la prevenzione è assicurata. Il prossimo passo verso Minority Report?L'invenzione di manichini che, al posto degli agenti di polizia, sventino le brutte intenzioni dei criminali...

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica