Seveso, sì ai fondi anti alluvione ma il piano è bloccato da 10 anni

Il governo ha promesso 50 milioni per le vasche di contenimento del fiume: «A novembre via ai lavori». Comitati e comuni però non vogliono le opere

Questa volta c'è mancato poco. L'allerta per il rischio esondazione del Seveso è rientrata, anche se l'allarme si è spostato sul bacino di Varese. Non serve andare molto indietro con la memoria per ricordarsi l'ultima grande alluvione in città: quest'anno il Seveso è esondato sette volte, l'ultima, quella dell'8 luglio, è costata 7 milioni di euro. Il disastro di Genova ha riportato l'attenzione sul Seveso, che incombe come una spada di Damocle sulla città ogni volta che si scatena un temporale. Ma sembra - il condizionale è d'obbligo visto che sono almeno dieci anni che si parla delle opere di contenimento - che il governo sia intenzionato a sbloccare la situazione, mentre gli enti locali sono andati avanti.

Il 9 ottobre il coordinatore della struttura di Missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche,

Erasmo D'Angelis, ha annunciato che entro novembre partiranno i lavori per la realizzazione della vasca di laminazione di Senago, la prima e la più complessa opera per contrastare la fuori uscita della acque fangose del fiume.

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