Gli alpini dicono arrivederci a Milano con uno «sfilamento» da 90mila elementi e lunga tutta la giornata. La parata è partita alle 9 e si è conclusa intorno alle 21. Ha attraversato la città da Porta Venezia a largo Cairoli, passando da piazza Duomo. Accompagnata dagli applausi dei milanesi, che hanno affollato i lati del percorso.
Cori, fanfare, bandiere, striscioni, alpini in armi e in congedo. Tribuna d'onore e tribuna per il pubblico entrambe piene. Ad aprire e a chiudere la parata due simboli di Milano: la Bandiera di guerra del reggimento Quinto alpini, nato in città il primo novembre 1882, e la sezione Ana di Milano, dove l'Associazione nazionale alpini è stata fondata cento anni fa. La sezione ospitante è arrivata in piazza Duomo a 11 ore e mezza dall'inizio dello sfilamento, portando lo striscione con la scritta: «Con coraggio vogliamo il ripristino della leva». Al ritmo di O mia bela madunina, salutata da tanti cittadini e accompagnata dal sindaco Giuseppe Sala e dalla giunta.
In mezzo hanno marciato rappresentanze dei reggimenti, sezioni Ana dell'estero e di tutta Italia a partire da quella siciliana, la più lontana dalla città ospitante (è la tradizione), raggruppamenti della Protezione civile Ana. Infine il «passaggio della stecca» alla sezione che ospiterà il raduno del 2020, Rimini-San Marino, e l'ammainabandiera che ha chiuso ufficialmente l'Adunata del centenario. In piazza Duomo era presente anche il ministro della Difesa Elisabetta Trenta: «È la mia prima volta a un raduno degli alpini ed è stata un'emozione profonda. Gli alpini sono il simbolo dell'Italia che si è riunita». Poi lo spunto polemico diretto al ministro dell'Interno Matteo Salvini. All'offerta di indossare il cappello con la penna, Trenta ha declinato: «Lo mettono solo gli alpini e io non sono un alpino. Salvini l'ha messo? Lui non è un militare, io sì».
Con il ministro in piazza Duomo erano presenti il capo di Stato maggiore della Difesa, generale di Squadra aerea Enzo Vecciarelli, il capo di Stato maggiore dell'esercito, generale di Corpo d'armata Salvatore Farina, il comandante delle Truppe alpine, generale di Corpo d'armata Claudio Berto, il presidente del Comitato militare Ue, generale Claudio Graziano, il presidente nazionale Ana Sebastiano Favero, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, il governatore lombardo Attilio Fontana, il prefetto Renato Saccone. Ha avuto grande successo anche la Cittadella allestita da Truppe alpine e Protezione civile Ana nel parco Sempione. Nel fine settimana ha accolto oltre 120mila visitatori: record assoluto. Le operazioni di smontaggio degli stand e di sgombero degli spazi sono cominciate subito dopo la chiusura e si concluderanno entro mercoledì. Infine il ringraziamento del generale Renato Genovese, presidente del Comitato organizzatore: «Grazie alla città per averci accolto a braccia aperte.
Ma soprattutto il nostro ringraziamento va a tutte le istituzioni del territorio che ci hanno accompagnato nell'intero cammino organizzativo e che si sono spese per uno svolgimento ottimale della nostra 92esima adunata: Comune, Città metropolitana e Regione Lombardia».
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