Il Signore degli anelli con la Verdi dal vivo

La colonna sonora eseguita dall'orchestra in sincrono con il film

Dopo essere stato, negli anni Cinquanta, un fenomeno letterario (è tuttora tra i pochissimi fantasy a non far storcere il naso ai puristi) e, in epoche più recenti, cinematografico (la trilogia uscita tra 2001 e 2003 è stata campione di incassi), oggi il Signore degli Anelli è anche un «must» musicale. Il merito è di Howard Shore, il compositore canadese che per i tre film diretti dal neozelandese Peter Jackson ha confezionato una colonna sonora da brividi, capace non solo di aggiudicarsi l'Oscar per le musiche nel 2002 e 2004, ma anche di diventare una vera e propria megasinfonia per coro e orchestra in sei movimenti eseguita dalle più prestigiose compagini del pianeta. Come il libro di Tolkien è ormai entrato nel canone della letteratura, così la soundtrack di Shore fa parte a tutti gli effetti dei repertori di classica contemporanea: non a caso la versione originale è stata registrata dalla London Symphony Orchestra, e scusate se è poco. Intanto hanno preso piede in tutto il mondo anche le esecuzioni dal vivo in sincrono (ossia film e musica), come quella che in questi giorni, da oggi a domenica, si può ascoltare - e vedere - all'Auditorium di Largo Mahler. Dal 2008, oltre 200 presentazioni in concert di singoli film della trilogia si sono tenute in America, Europa, Asia e Australia, mentre la trilogia completa è stata proposta a Lucerna e Monaco di Baviera nel 2011, e al Lincoln Center di New York nel 2015. Oggi, prima volta in Italia, questo evento arriva a Milano grazie alla collaborazione tra la Verdi e la newyorkese CAMI Music LLC. In scena, per suonare le musiche del primo film della trilogia, «La compagnia dell'Anello», 250 musicisti con l'Orchestra Verdi diretta per l'occasione dallo specialista cinese di Taiwan Shih-Hung Young, e affiancata dal Coro Sinfonico e dal Coro di Voci bianche guidati da Erina Gambarini e Maria Teresa Tramontin, e dalla voce solista del soprano statunitense Kaitlyn Lusk.

Come dimenticare la tranquilla melodia rurale della «Contea», ormai entrata nell'immaginario degli appassionati almeno quanto le tele di Alan Lee per la sua disarmante, profondissima semplicità? Oppure la suspense del «Cavaliere nero», il mistero di «Un coltello nel buio», i sognanti larghi che accompagnano «Il consiglio di Elrond», e che ispirarono ad Enya la canzone Anìron- Theme for Aragorn and Arwen, la magia delle voci umane in «Molti incontri», la drammatica escalation del ponte di Khazad- dûm, la tranquillità di Lothlórien, la solennità di «Amon hen»? O ancora, naturalmente, il tema dell'Anello, in cui alcuni hanno riconosciuto addirittura suggestioni wagneriane? Tante emozioni per un inizio: il 2016 della Verdi, soprattutto nella parte estiva, prevede un lungo e articolato viaggio attraverso il grande cinema e la sua musica, con grandi classici della pellicola rivisitati proprio attraverso le loro indimenticabili colonne sonore.

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