«Il diritto a manifestare il dissenso deve essere difeso e garantito, si tratta di un diritto fondamentale per il quale mi sono sempre battuto» è l'intervento che arriva in serata da parte del sindaco Giuliano Pisapia sul corteo No Tav e No Expo che ha bloccato ieri la città, ma «nessuno - aggiunge - può permettersi di considerare una manifestazione, che è legittima in quanto pacifica, come l'occasione per deturpare e danneggiare la città o, peggio, come avvenuto la scorsa notte, per azioni violente». Il riferimento è alle scritte dei No Tav comparse sulle sedi dei giornali milanesi, dal Giornale al Corriere della Sera, e soprattutto all'aggressione a un vigilante del Sole 24 Ore che aveva cercato di fermare le quattro persone in azione. «Tutti, compreso chi ha manifestato con la sola intenzione di esprimere le proprie opinioni - ha affermato il sindaco - , devono prendere le distanze da chi ha compiuto gesti inaccettabili. Chi non rispetta la città, che è un bene di tutti, dovrà risarcire i danni che ha causato a tutta la collettività».
Non bastano, ha elencato invece il consigliere di Fdi Riccardo De Corato, le vetrine delle banche e i muri dei giornali, «questa volta i no Tav scesi in piazza a Milano hanno imbrattato anche il convento di Sant'Antonio da Padova.
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