«No Cie, no Cara». La convocazione nei volantini che hanno già cominciato a girare nella rete è per il prossimo martedì 6 maggio. Quando la sinistra più sinistra ha deciso di ritrovarsi in piazza per protestare contro la riapertura del Centro di identificazione ed espulsione di via Corelli e quella del Centro di accoglienza per richiedenti asilo a Milano. L'appuntamento è in corso Monforte, davanti alla prefettura per ribadire la contrarietà di una serie di associazioni che in questa occasione si affidano al Naga per raccogliere le adesioni. «C'è chi ha iniziato a sostenere che la sinistra che non cambia diventa destra - assicura il braccio destro del sindaco Giuliano Pisapia Paolo Limonta nel suo profilo Facebook - Io penso invece che sulle questioni fondamentali la sinistra non debba assolutamente cambiare. E debba continuare difendere i principi della Costituzione nata dalla Resistenza e la possibilità per ogni donna e per ogni uomo di godere dei diritti basilari». E proprio per questo aggiunge che «Decidere di chiudere i Cie e di abrogare la legge Bossi-Fini non è solo una delle priorità per la sinistra. È una scelta di civiltà».
Ad aver già assicurato la presenza al presidio davanti alla prefettura, oltre al Naga ci sono tra gli altri la federazione milanese di Rifondazione comunista, Accesso, Antigone, casa Pace, l'Arci e il Circolo La Schighera, Emergency, Il sindacato è un'altra cosa - gruppo Milano, Todo cambia, European network against racism e Milano senza frontiere.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.