"Sit in" trasversale per Israele in San Babila

Gallera e Fiano al presidio di Maullu. Dapei: «Brigata ebraica in testa al corteo»

"Sit in" trasversale per Israele in San Babila

«Da Milano un segnale fortissimo: Israele non si tocca». In vista della annunciata contestazione della Brigate ebraica da parte dell'estrema sinistra, l'eurodeputato azzurro Stefano Maullu ha lanciato l'idea di un presidio contro l'antisemitismo. E c'erano circa cento persone ieri al sit-in in piazza San Babila. C'erano i presidenti della Comunità ebraica Raffaele Besso e Milo Hasbani, il presidente dell'Unione delle associazioni pro-Israele Alessandro Litta Modignani. E c'era Davide Romano, neo direttore del Museo della Brigata ebraica in via di allestimento nella sinagoga di Porta Romana. Ma hanno partecipato anche l'assessore regionale Giulio Gallera e l'ex presidente del Consiglio provinciale Bruno Dapei, il capogruppo regionale di «Energie per l'Italia» Manfredi Palmeri, il deputato pd Emanuele Fiano e il capogruppo in Zona 8 Marco Tansini. Adesioni trasversali, senza simboli di partito: solo bandiere di Israele e della Brigata ebraica, la storica formazione dei 5mila soldati sionisti che partecipò alla Liberazione dell'Italia. La rievocazione della Brigata ebraica da 14 anni è parte integrante del corteo del 25 aprile, ma subisce l'aggressione - per ora solo verbale - degli esponenti più esagitati dei centri sociali. Il presidente dell'Anpi milanese Roberto Cenati ha chiarito che la contestazione dei combattenti ebrei è «una forma di antisemitismo». Il fronte dell'odio, però, non si ferma e punta a «cacciare» dal corteo gli esponenti della Comunità ebraica che sfileranno dietro le insegne della Brigata. Contro questa annunciata aggressione, ecco il presidio. «Ho partecipato con convinzione assoluta e grande orgoglio» ha detto Gallera, da anni presente al fianco di Israele, come Dapei, che propone: «La Brigata ebraica sfili in testa al corteo con le altre medaglie d'oro». Molto soddisfatto della partecipazione all'evento si dice Maullu, ricordando l'obiettivo della sua iniziativa: «Confermare il nostro netto rifiuto alle spinte antisemite e alle manifestazioni d'odio che colpiscono regolarmente gli ebrei in ogni parte del mondo».

«Israele è da considerarsi parte integrante dell'Europa - aggiunge - per cui deve essere difeso con tutte le nostre forze». «Da piazza San Babila - conclude - è partito un segnale forte e chiaro: a Milano ci sarà sempre qualcuno che lotterà per difendere Israele, e noi siamo tra questi».

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