Smarrisce il cane, multata per i volantini

Lei si chiama Daniela Belloni e ha commesso un gravissimo reato. Avendo smarrito la propria cagnolina, la donna ha affisso dei volantini per cercare Tina, questo il nome del cane arrivato da poco tempo a Milano in adozione. Tina è scappata in zona Stazione Centrale il 13 maggio scorso, ed è stata avvistata da una pattuglia di carabinieri mentre correva senza meta.
Daniela, grazie a un appello fatto girare su Internet, costituisce un gruppo di ricerca che coinvolge all'incirca 600 persone, più alcune associazioni animaliste della città. Purtroppo, fino a oggi, Tina continua a vagare per Milano correndo tra stazioni ferroviarie, strade centralissime, viadotti, piazze e mercati e costituendo un pericolo non solo per se stessa ma anche per automobilisti, motociclisti e mezzi ferroviari. Il servizio accalappiacani dell'Asl, in questo caso, è di scarsa o nulla utilità, dato che il suo intervento è limitato ai soli casi in cui il cane sia ben localizzato e bene in vista.
Così, assieme a una ventina di collaboratori stretti Daniela pensa di fare stampare dei robusti volantini che decine di milanesi volontari, privati e commercianti, espongono in punti di buona visibiltà. Del cagnolino ancora nessuna traccia, ma in compenso Daniela e i suoi compagni ricevono delle chiamate da parte di alcune Guardie ecologiche volontarie che gli intimano di rimuovere i volantini entro termini perentori, precisando che verranno erogate multe per importi di entità che la donna ritiene abnorme.
Daniela a questo punto scrive una lettera al sindaco Giuliano Pisapia. «Sono consapevole del fatto che una simile iniziativa, di portata tanto vasta quanto capillare, assolutamente atipica ma evidentemente indispensabile in occasione di un'emergenza altrettanto atipica, non abbia precedenti - mette nero su bianco la donna nell'accorato appello al primo cittadino -, ma voglio appunto sottolineare l'atipicità del caso: non si sta infatti parlando di un qualsiasi cane smarrito, che di norma può essere facilmente recuperato entro breve dagli stessi proprietari o dal servizio di accalappiacani, ma di una cagnolina fobica e dal comportamento imprevedibile, che da molte settimane attraversa la città tagliando inopinatamente il traffico con gli impliciti rischi più sopra evidenziati». E ancora, «ritengo di conseguenza che, in situazione di reale emergenza come quella descritta, le Guardie Ecologiche dovrebbero non solo evitare di ostacolare ricerche ed avvistamenti, ma al contrario promuovere la diffusione dell'annuncio eventualmente cooperando con noi per la risoluzione di un problema che in definitiva non sarebbe estraneo alle loro competenze. Certa della Sua comprensione, Daniela Belloni».
Fa bene Daniela a essere certa della comprensione del sindaco perché, pochi giorni dopo riceve una lettera da parte del Servizio tutela animali, nella quale si dice che, nonostante l'affissione dei volantini vada contro il regolamento comunale, visto il caso particolare non verranno comminate sanzioni. E invece non fa bene Daniela a essere certa della comprensione del sindaco, perché, pochi giorni fa, arrivano le sanzioni dalla polizia municipale per mano delle Guardie ecologiche.

E non una, ma ben quattro, per violazione del regolamento per il decoro urbano e affissione di manifesto pubblicitario abusivo. La cifra è di 457,70 euro moltiplicata per quattro volantini, totale circa 2mila euro. Ma siamo matti?

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