Soldati e metal detector controlli anti-terrorismo nelle zone della movida

Pattuglie miste di militari e forze dell'ordine da oggi in corso Como, Darsena, Brera e Arco

Chiara Campo

Il prefetto Alessandro Marangoni ripete più volte che «non sarà un agosto blindato» e «non abbiamo segnali di rischio particolari per Milano». Ma ieri ha presentato le nuove pattuglie miste formate da carabinieri, polizia e militari in servizio da oggi a fine mese in via sperimentale e, se l'impianto (come è dato per scontato) funzionerà bene, diventerà permanente. Il clima internazionale alimenta tensioni, soprattutto nella grandi città. «Non è un servizio specificatamente antiterrorismo, ma dopo i fatti che si sono verificati in Francia e Belgio, è finalizzato anche a rendere più tranquilla l'estate dei milanesi che rimangono in città e i turisti che la visitano» afferma Marangoni. I terroristi hanno colpito lo scorso 13 novembre a Parigi il teatro Bataclan, durante un concerto. L'attentatore che ha compiuto una strage a Nizza il 14 luglio ha preso di mira la centralissima Promenade des Anglais, dove la folla aveva appena assistito ai fuochi d'artificio. Il 22 luglio la sparatoria al centro commerciale di Monaco di Baviera, in Germania. Luoghi di divertimento. A Milano i vertici delle forze di sicurezza hanno deciso di concentrare i pattugliamenti misti soprattutto nelle vie della movida che saranno più frequentate nei prossimi giorni, oltre che nel centro storico. Sei le zone dove i contingenti composti da tre soldati, un poliziotto e un carabiniere si divideranno in due pattuglie per presidiare a piedi le aree (un militare rimarrà fisso al mezzo, tutti saranno collegati alla centrale operativa per chiedere rinforzi immediati in caso di necessità). Ogni sera perlustreranno corso Como e il quartiere Isola (passando per piazza Gae Aulenti) e Darsena e Navigli, fulcro della movida estiva. A giorni alterni (ma specialmente la sera) vigileranno l'area tra Arco della Pace e parco Sempione e il quartiere Brera. Nelle ore pomeridiane gireranno a piedi sull'asse Dante/Castello Sforzesco e tra piazza Duomo e San Babila. «Avranno compiti non solo di sorveglianza generale ma di verifica dei soggetti sospetti o di pacchi, zaini, borse abbandonate. Avranno attrezzature particolari e metal detector per ispezionare persone e cose».

Se spunteranno altre zone affollate «sposteremo i contingenti, a seconda delle esigenze» assicura Marangoni. Quattro equipaggi misti al giorno in campo, ma il totale degli uomini arriverà a 60 e 70: si aggiungono squadre di vigili coordinate dall'assessore alla Sicurezza Carmela Rozza e dal comandante Antonio Barbato. In autunno e inverno verranno alleggeriti i controlli in Darsena, o concentrati solo nel fine settimana. Le pattuglie miste si aggiungono al servizio anti-terrorismo attivo già da un anno, con squadre altamente specializzate di Nocs e Gis pronte a intervenire 24 ore su 24 («anche se da mezzanotte alle sei non si sono mai verificati fino ad oggi attentati» fa presente il prefetto) a bordo di mezzi blindati, semmai Milano fosse sotto attacco.

E continueranno i regolari pattugliamenti delle forze di polizia, Cc e Gdf. Seicento sono invece i soldati distaccati dal Ministero degli Interni a Milano sui 7.050 sparsi in tutta Italia per il servizio «Strade sicure», a presidiodi consolati e monumenti.

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