Solo un milanese su quattro ha già pagato la Tari. Meglio dell'anno scorso fa però sapere il Comune, visto che alla scadenza per il versamento della prima rata il 31 luglio i 183.804 utenti che hanno già pagato tutto il dovuto in una tranche (il 62%), solo la prima rata (l 37%) o la seconda invece della prima (l'1%) hanno permesso di incassare circa 58,1 milioni, venti in più dell'anno scorso alla stessa data. Allora pagarono in 139.867 per un'entrata di circa 38,4 milioni. La maggior parte delle famiglie, dei single, dei commercianti però a quanto pare rinvia il pensiero al rientro dalle ferie: la Tari 2018 si può pagare in un'unica rata entro il primo ottobre, per chi ha scelto di spezzare il costo in due bollettini, la seconda scadenza è fissata al 31 ottobre.
Palazzo Marino è ancora ben lontano dai 300 milioni di incasso totale che deve recuperare da 733.490 contribuenti, ma considera comunque il bilancio «soddisfacente» nel «secondo anno di applicazione dei metodi di pagamento Pago Pa e dopo l'introduzione della novità dei pagamenti dal portale del Comune». In 171.987 hanno versato quanto dovevano utilizzando l'home banking, dai tabaccai e online con altri prestatori di servizi di pagamento indicati sul sito Agid. Altri 11.817 hanno saldato direttamente attraverso il portale del Comune. L'amministrazione fa presente che la comunicazione on line è stata semplificata, «la sezione dedicata alla Tari sul portale del Comune è stata rivista completamente rispetto allo scorso anno e prevede una parte molto chiara sul funzionamento di Pago Pa». Si può accedere dalla pagina principale del sito www.comune.milano.it. Anche l'assessore al Bilancio Roberto Tasca considera positivi i numeri. «Come tutti i salti di tecnologia - premette - ci sono complessità da gestire. Il crescente numero di pagamenti effettuati tramite Pago Pa mostra comunque un importante segnale di apprezzamento da parte dei nostri cittadini». Gli incassi della tassa rifiuti serviranno a coprire per intero i costi di raccolta e smaltimento da parte di Amsa, senza introiti per il Comune. Chi ha dei crediti relativi alle annualità 2013-2017 riceverà l'avviso 2018 in un secondo momento. All'interno dell'avviso verrà indicato l'importo relativo al 2018, decurtato da eventuali crediti residui. In questo caso si potrà pagare la Tari 2018 in una rata unica (entro il 30 novembre) oppure in due rate, la prima entro il primo ottobre e la seconda entro il 30 novembre.
Se la cifra è ancora ben distante dai 300 milioni di euro secondo il capogruppo di Forza Italia Fabrizio De Pasquale è dovuto anche al fatto che «molti bollettini devono ancora arrivare a casa dei milanesi. Il Comune continua ad essere molto pignolo nei confronti dei cittadini in ritardo coi pagamenti di tasse e multe ma è lentissimo nel prendere nota dei cambiamenti catastali e di residenza dei contribuenti. Ha voluto mantenere la gestione autonoma della riscossione dei tributi ma il numero dei dipendenti dedicati al servizio è evidentemente sottostimato. E i risultati si vedono». De Pasquale contesta poi ancora le «procedure complicate per riavere indietro la Tari pagato in eccesso da parte dei proprietari di box negli anni passati per il calcolo errato da parte del Comune.
Per riavere il rimborso bisogna fare ricorso e il sistema sembra fatto apposta per dissuadere gli utenti. Fi metterà a disposizione Caf e legali per dare assistenza, non è giusto che il Comune si tenga 40 milioni non dovuti».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.