Riecco le multe. Dopo il congelamento previsto nelle settimane della quarantena, e proprio mentre molte famiglie sono in vacanza, una raffica di multe sta arrivando ai milanesi, regalo inatteso e carico di complicazioni sgradevoli, come l'inesorabile decorrere dei termini previsti per il pagamento in misura ridotta, che sfuma a volte con gli ignari destinatari ancora fuori città.
Il 2020 è un anno particolare, anche per le contravvenzioni. Il bilancio di previsione aveva messo in conto una cifra gigantesca che doveva derivare dai proventi delle sanzioni stradali. Chiaramente, il blocco totale ha drasticamente ridotto la cifra che sarà concretamente incassata. E, forse, proprio la constatazione di questa ennesima «minore entrata» ha indotto qualcuno a guardare con particolare apprensione alla «realizzazione» di questi verbali. Questo, almeno, è ciò che pensano dalle parti di Forza Italia. La denuncia è del capogruppo Fabrizio De Pasquale che, da grande conoscitore della macchina comunale, con implacabile puntiglio è solito denunciare le storture dell'amministrazione pubblica, generalmente prodotte da un mix di superficialità e rigidità ideologiche. «Decine di migliaia di multe - spiega De Pasquale - sono state inviate nelle settimane centrali di ferragosto. Stiamo parlando di multe per eccesso di velocità, per divieto sosta e anche per Area c. Durante le settimane del lockdown c'è stata una sorta di moratoria decisa dal governo: non avevano spedito sanzioni. Ora c'è un problema di prescrizione e le inviano, ma molti cittadini non ci sono. Cosi non possono usufruire della riduzione del 30% per chi paga i primi 5 giorni. Inoltre se non c'è il portiere che ritira, subentrano altre spese per la notifica della giacenza presso l'ufficio di via Sassetti dove si ritirano le multe». «Se vi sono dei problemi di prescrizione - aggiunge il capogruppo azzurro - ci si poteva organizzare meglio con gli invii, quando la gente è a casa».
Il riferimento, come detto, è ai verosimili timori comunali sulla prescrizione: il passare del tempo azzererebbe queste pratiche ma a Palazzo Marino c'è grossa preoccupazione per i conti. Per questo, secondo Forza Italia, il Comune ha particolare «fretta» e vorrebbe stringere i tempi per evitare di far sfumare queste possibili entrate. «Quest'anno - riflette De Pasquale - il bilancio patirà una diminuzione importante anche sulle multe, nell'ordine dei 60-80 milioni, circa la metà di quanto previsto, quindi questa misura non appare casuale». Ma l'approccio è discutibile.
«Il cittadino è sempre un suddito - riflette - al Comune interessa solo spremerlo, non c'e rispetto per i suoi diritti da contribuente».Eppure, quando le esigenze della propaganda lo richiede, le risorse si trovano eccome. Accade, per esempio, per la pista ciclabile di viale Monza, che De Pasquale considera costosa e inutile.
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