Spari al campo rom «Eppure per Sala non è una priorità»

Regolamento di conti in via Chiesa Rossa Centrodestra contesta la linea del sindaco

Tempismo perfetto. Esattamente una settimana fa il ministro dell'Interno Matteo Salvini, sul palco del Festival del lavoro a Milano portava un esempio a conferma della necessità di censire i rom e dare una stretta ai campi regolari e irregolari. «Vi invito in pausa pranzo - ha provocato la platea - a prendere il taxi e andare, possibilmente senza giacca e portafogli, nel campo rom di via Chiesa Rossa, nel Gratosoglio. Una zona franca». In mezzo c'è stata la mozione presentata dalla consigliera di Forza Italia Silvia Sardone e approvata dal consiglio regionale che chiede alla Regione di anticipare i tempi, attuando il censimento e politiche orientate alla chiusura dei campi. Una mozione giudicata due giorni fa dal sindaco Beppe Sala «molto sbagliata, credo che stiamo spostando la discussione su temi che non sono prioritari». Bene. Ieri intorno alle 11 c'è stata una sparatoria all'interno del campo regolare di via Chiesa Rossa. Un trentenne, Danny D.

, appartenente ai Deragna, una delle famiglie rom più note del campo per furti, rapine e altri fatti criminali, al culmine di una rissa è stato ferito a una gamba da due colpi di arma da fuoco. E il centrodestra ha attaccato Sala: «Ora si è accorto che i controlli nei campi sono una priorità?».

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