A ora la polemica guerreggia sul nulla, «perché ufficialmente nessuno ha mai chiesto i Bronzi di Riace per Expo 2015». Lo afferma Simonetta Bonomi, soprintendente ai beni archeologici della Calabria, che ribadisce: «Spostare i Bronzi di Riace significa esporli a rischi di danneggiamenti. Lo diciamo da trent'anni, visto che le polemiche si susseguono dal 1982. Si dimentica che queste statue hanno 2500 anni di cui 2000 trascorsi sott'acqua».
La fragilità dei guerrieri è un argomento scottante, anche perché: «sono delicati dal punto di vista meccanico, non solo chimico-fisico». A Reggio Calabria sono ospitati in una sala con un micro clima controllato, poggiano su basi antisismiche e il numero dei visitatori è tenuto sotto controllo. «Per spostarli occorrerebbero mezzi speciali e richiederebbero particolari accorgimenti nelle sale in cui dovessero essere ospitati. La corrosione ciclica, conosciuta come cancro del bronzo, può essere innestata anche solo da un piccolo incidente climatico. Una volta partita, la corrosione è difficile da fermare perché all'inizio si manifesta all'interno, quindi è arduo individuarla».
I Bronzi sarebbero un bel biglietto da visita per un'Expo che si svolge in un Paese noto in tutto il mondo per essere stato una delle più fertili spiagge della civiltà e dell'arte mediterranea. Ma sarebbe l'unico? L'Esposizione si svolge nella città di Leonardo da Vinci, perché allora non richiedere la Gioconda? A livello culturale sarebbe più pertinente per Milano, perché è la relazione tra territorio e creatività a far nascere quello che denominiamo «paesaggio», sia esso naturale, come il mais, o mentale, e Milano fu paesaggio per Leonardo, non per gli sculturi greci. E non sarebbe la Gioconda un richiamo mondiale forse superiore ai Bronzi?
I due guerrieri comunque continuano a richiamare pubblico. «Abbiamo avuto 16mila640 visitatori e non c'è stata una flessione di paganti, che significa 1.
500 euro al giorno con punte di 2mila». Simonetta Bonomi, infine, annuncia che, «se non ci saranno intoppi, ai primi di settembre inizieranno i lavori per il completamento del Museo archeologico di Reggio, che dovrebbero concludersi in sei mesi».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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