Giulio Gallera, per lei conferma alla Sanità.
«Mai avuto dubbi. Mi sono candidato apposta in Regione. Mi sono messo in gioco dopo 2 anni di intenso lavoro e il risultato è andato oltre ogni aspettativa».
La giunta è ben assortita?
«Ottima. Sono tutte persone con esperienza amministrativa. È una squadra che avrà grande capacità di dialogo con la gente e i territori. È la chiave con cui vanno letti risultati delle ultime elezioni».
A chi pensa?
«Al Pd che ha governato senza ascoltare la gente ed è crollato. E al contrario a chi ha governato la Regione ed è stato premiato per aver interpretato i bisogni dei cittadini. E questa squadra avrà questo mantra».
Lei ha fatto tutta la gavetta.
«Ho iniziato coi calzoni corti, a 21 anni ero in Zona e in periferia, ho fatto 4 Comunali sempre con le preferenze e con consensi crescenti. Mettendoci la faccia, con serietà, lavoro di ascolto e di squadra. Fare squadra significa dare spazio ad altri, circondarsi di persone di valore, non di yesman».
Cosa pensa della delusione di Silvia Sardone?
«È molto giovane, non avrebbe tolto nulla a nessuno se avesse fatto l'assessore ma la valutazione è legata a tante variabili, oltre che a voti. Non bisogna avere fretta, lavorare seriamente e una persona di qualità come lei avrà un grande futuro. Non sempre le aspettative vengono riscontrate, è successo anche a me».
Adesso, in giunta?
«Primo provvedimento una delibera che dimezza il
ticket sanitario. Priorità è la concreta attuazione della riforma: i cronici, il tavolo con medici per convincerli a entrare nel percorso, i pronto soccorso, le dipendenze, la neuropsichiatria infantile e le liste d'attesa».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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