La stangata di Pisapia: Irpef, Tarsu e Imu

Il sindaco parla di svolta ma per ora i cittadini vedono solo nuove imposte "Rilanciamo la città, basta pensare soltanto alle manutenzioni ordinarie"

La stangata di Pisapia:  Irpef, Tarsu e Imu

Sono una magra consolazione i confronti con le altre città. I napoletani pagano una tassa dei rifiuti più alta, nella rossa Bologna «l’aliquota sui redditi è dello 0,7% per tutti». La giunta ieri ha votato il Bilancio 2012 e i milanesi devono rassegnarsi alla «mazzata»: Irpef, Tarsu, Imu, dal primo luglio arriva anche la tassa di soggiorno negli hotel (almeno quella gratis per i residenti, semmai una notte si perdessero le chiavi di casa). La vendita della Galleria non verrà citata per ora nelle previsioni di entrata ma se un tavolo tecnico dopo l’offerta di Altagamma sta studiando le varie opzioni del sul tavolo per ingranare il meccanismo della privatizzazione. E su Sea il sindaco tira dritto nonostante il niet di sinistra radicale e Idv. «Con la quotazione in Borsa nella situazione attuale dei mercati rischieremmo il danno erariale», quindi «la giunta è favorevole a una gara internazionale sul 50,1%», incasso previsto 750 milioni di euro. Anche se, per carità, ci sarà un referendum. Più tasse e i gioielli di famiglia all’asta, quello che un anno fa la sinistra avrebbe definito «un bilancio di destra». Ma Giuliano Pisapia non ci gira intorno, «deve essere l’anno della svolta per Milano, basta pensare solo alle manutenzioni ordinarie delle strade». Vuole puntare al «rilancio della città» anche per «produrre occupazione», eliminare «la differenza tra centro e periferie». E ha «già in testa» un progetto simbolo della giunta arancione. Sarà. Quel piano faraonico da 1,8 miliardi di investimenti peserà in gran parte sulle tasche dei milanesi, e forse farebbero a meno di qualche maxi-progetto in tempi di crisi.

Via dunque alla stangata. Si parte dall’Irpef: resta l’esenzione per redditi fino a 33.500 euro, poi si pagherà per scaglioni (sono 5, dallo 0,1 fino ai 15mila allo 0,7 oltre i 75mila), l’aumento inl concreto scatterà sopra i 49mila. Anche se Pisapia e l’assessore al Bilancio Bruno Tabacci, sentita la protesta del Pd, ammettono che l’aula potrà correggere leggermente lo schema per tutelare le fasce deboli. Sono circa 215mila i contribuenti Irpef, gli altri 800mila sono sotto la soglia dei 33.500 euro. Imu sulla casa: confermato lo 0,4 per la prima e il massimo (1,06) per la seconda e negozi, stando alla stima pagherà l’imposta il 15% dei milanesi. E «dopo la protesta Anci del 31 maggio speriamo di poter fare modifiche con sconti per negozi di vicinato e botteghe». L’Unione artigiani ha lanciato l’allarme, rispetto alla vecchia Ici le botteghe pagherebbero fino al 243% in più. Aumenta la tassa sui rifiuti: la nuova tariffa base sarà di 2,75 euro al metro quadro. Dal primo luglio via alla tassa di soggiorno, un numero di euro pari alle stelle, a persona e per numero di giorni di permanenza. Nei residence sarà applicata fino ad un massimo di 14 notti.

Il Comune si impegna a rispettare anche quest’anno il Patto di stabilità. Un comitato ad hoc fisserà l’elenco delle priorità. Pisapia cita già l’emergenza Seveso, piste ciclabili, riqualificazione di alcuni quartieri periferici. restyling di scuole e bonifica dall’amianto. Ma 750 milioni su 1,8 miliardi di opere deriverebbero dall’operazione Sea. Entro il 15 deve chiuders lo scambio di quote aeroporti-Serravalle con la Provincia ma «entro metà giugno avremo già notizie sul buon esito».

Il dg Davide Corritore anticipa che il Comune riserverebbe quote ai lavoratori Sea, e la vendita andrebbe intesa «come occasione di alleanza con altre grandi città, i grandi aeroporti anche europei sono pubblici, e potrebbero essere interessati dei grandi vettori». Tabacci sta costruendo gli Aeroporti del Nord con Torino e Verona, chissà che altri non vogliano spingere lo sguardo fino a Francoforte.

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