Stipendiati per nascondere droga sotto il letto

La banda di spacciatori aveva fatto firmare un "contratto" da 500 euro al mese ai vicini

Stipendiati per nascondere droga sotto il letto

Il padrone di casa e lo spacciatore di hashish avevano un accordo di tutto rispetto. E per sancirlo avevano redatto persino una scrittura privata. Nella quale, nero su bianco, il secondo s’impegna a versare 500 euro al mese per l’affitto dello spazio sotto il letto e dentro le scarpiere in casa del primo per custodirvi panetti di stupefacente. Un patto scellerato che, scoperto insieme alla droga (205 chili di hashish) alla fine, ha spedito in galera ben quattro persone: i fratelli spacciatori Franco e Massimiliano Mazzoni, di 41 e 36 anni e il padrone di casa e la moglie, Domenico Mascia, 56 anni e Maria Garaguso, 44enne. La coppia, sentita dai poliziotti del commissariato Centro che hanno scoperto il traffico, ha ammesso candidamente che, con il solo stipendio da autotrasportatore di lui, non ce la facevano a tirare la fine del mese e a mantenere i due figli di 17 e 20 anni. E che quei 500 euro al mese avevano risolto parecchi problemi alla loro famiglia.
I fratelli Mazzoni lavorano nel campo dell’allestimento dei palchi nel mondo dello spettacolo. In particolare Franco, il maggiore, acquistava la droga in Marocco per rivenderla sul territorio milanese e soprattutto nella zona delle Colonne di San Lorenzo e del Ticinese fino a quella della Triennale e del parco Sempione. Massimiliano, incensurato, aveva invece il compito di stoccare l’hashish. Per questo motivo aveva individuato la coppia di vicini di casa (risiedono nello stesso stabile di Lambrate) estranea a qualsiasi ambiente criminale per nascondere lo stupefacente.
Quando i poliziotti sono entrati nell’appartamento dei Mascia, hanno infatti trovato 130 chili di hashish sotto il letto e altri 30 all’interno di alcune scarpiere dietro le tende della sala da pranzo. I restanti 40 chili erano invece nascosti in un box in provincia di Pavia che un amico, risultato estraneo al traffico di droga, aveva affittato a Massimiliano.
L’indagine è ancora in pieno svolgimento. Gli investigatori vogliono capire esattamente in quali porti italiani arrivava l’hashish spedito dal Marocco e poi comprato da Franco Mazzoni.

L’uomo, infatti, avrebbe avuto diversi tipi di clienti, perlopiù frequentatori della movida milanese. Si parte da normalissimi acquirenti che acquistavano qualche grammo, per arrivare a persone alle quali l’uomo vendeva anche panetti da un chilo e più di droga.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica