Una stretta alle sale gioco: partite chiuse entro l'una

Negozi liberi di aprire e chiudere, ma con certi limiti. Dopo dieci anni cambia la disciplina degli orari di negozi, attività artigiane, sale gioco e scommesse, discoteche e sale da ballo, centri estetici, oltre al commercio ambulante e alle attività di vendita di alimenti e bevande. Per tutte le attività è prevista la piena libertà degli orari di apertura e chiusura, nel rispetto della normativa e previa comunicazione al Comune. Previsto l'obbligo di esporre in maniera ben visibile all'esterno un cartello o altro mezzo idoneo a informare il pubblico sull'effettivo orario di apertura e chiusura.
E vediamo le novità. In sale gioco e sale scommesse gli orari vengono limitati alla fascia oraria compresa tra le dieci e l'una, in modo da tutelare e arginare il fenomeno della ludopatia, ovvero la dipendenza dal gioco.
Gli artigiani potranno articolare l'orario giornaliero con apertura non prima delle ore 6 e chiusura non oltre l'1 del giorno seguente. Ampliate le giornate di apertura per acconciatori, estetisti e centri benessere che vedono scomparire il giorno di chiusura obbligatorio, mantenendo la fascia oraria di apertura compresa tra le sette e le ventidue.
Invariati gli orari dei mercati scoperti. I chioschi potranno aprire dalle cinque a mezzanotte.

Ampliate le giornate di lavoro per gli autonegozi di panini, estese a domenica e festivi con orari compresi dalle otto a mezzanotte. A tutela della quiete pubblica, tali attività potranno proseguire sino alle due nelle aree oltre la circonvallazione esterna e comunque ad almeno duecento metri di distanza da edifici residenziali.

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