Striscioni e catene contro la chiusura dei chioschi in DuomoLa contestazione dei venditori di souvenir

Striscioni e catene contro la chiusura dei chioschi in DuomoLa contestazione dei venditori di souvenir

I titolari degli storici chioschi di souvenir tra piazza Duomo e la Galleria si sono incatenati ieri per protestare contro le nuove regole comunali del commercio ambulante che li vieta nelle aree di pregio. Il regolamento, approvato a marzo in Consiglio comunale, ha infatti inibito il commercio anche in Galleria e corso Vittorio Emanuele II e l'asse piazza San Babila-Castello. «Vendiamo souvenir in Galleria dal 1949 - precisa il titolare di uno dei due chioschi, Andrea De Muzio - vogliamo continuare a vendere la nostra merce dove passano tanti turisti». Secondo la famiglia De Muzio, l'amministrazione «è dittatoriale perché mentre noi dobbiamo lasciare le postazioni lo store che vende prodotti del brand Milano rimane in piazza San Babila».

Il Comune, però, replica che «dal 2001 il titolare del punto vendita opera in assenza di concessione. Per consentire la continuità dell'attività commerciale e il rilascio di una nuova concessione, l'amministrazione ha proposto ben sette soluzioni alternative».

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