Striscioni pro immigrati appesi ai balconi. Il progetto "artistico" incassa proteste

Striscioni pro immigrati appesi ai balconi. Il progetto "artistico" incassa proteste

«L'accoglienza è uno stile organizzato», «la guerra tra poveri si combatte con l'inclusione», «la parola mondo è più importante della parola patria». Sono alcuni degli striscioni spuntati negli ultimi giorni sugli stabili del quartiere Adriano. «Fanno parte di un progetto artistico - riferisce la consigliera comunale di Forza Italia Silvia Sardone, candidata in Regione - che secondo gli organizzatori dovrebbe raccontare, con decine di striscioni appesi ai balconi, i sogni dei residenti del quartiere». L'iniziativa «Adriano a cielo aperto» fa parte del programma «La città intorno» di Fondazione Cariplo, una serie di iniziative di rigenerazione urbana e riqualificazione delle periferie gestite con la collaborazione del Comune. «Non discuto se questa sia arte o meno - afferma Sardone - ma chiedo se riempire il quartiere di slogan, tra cui molti pro accoglienza, al di là di chi li abbia proposti sia un metodo utile per riqualificare le periferie. Ci troviamo in un quartiere dove pochi giorni fa un anziano invalido di 90 anni ha dovuto portarsi una sedia alla fermata Atm perchè in tutto il quartiere non esistono pensiline. E ho incontrato alcuni residenti di stabili che rientrano in questa iniziativa sconcertati non solo dal non essere stati coinvolti nella scelta se accettare o meno ma anche perchè in questo quartiere chiedono ben altro».

E cioè: «Che le promesse siano mantenute, invece il degrado e i ritardi nei lavori sono sotto gli occhi di tutti. Mentre si parla di accoglienza, lo stabile comunale di via Adriano 60 e una fabbrica di via Meucci sono costantemente occupate da immigrati».

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