Nel 1983 il Salone Pier Lombardo fu il primo palcoscenico italiano a ospitare spettacoli e dibattiti sulla mafia. Vent'anni dopo il Franco Parenti, erede e prosecutore del Pier Lombardo, torna a occuparsi della criminalità organizzata, del suo ruolo nella società e del suo peso nelle istituzioni.
Da venerdì a lunedì il teatro diretto da Andrée Ruth Shammàh dedicherà a questo tema tre spettacoli, una piccola ma ben cesellata rassegna cinematografica e una tavola rotonda, focalizzata sul rapporto tra donne e clan malavitosi. Anche «Malaluna. Storie di ordinaria resistenza nella terra di nessuno», in cartellone il 18 e il 19, ha al centro una donna e la sua lotta contro l'organizzazione criminale più radicata e pericolosa del nostro paese, la 'Ndrangheta. Per essersi opposta al traffico di droga che lambiva il suo locale, il Malaluna di Reggio Calabria, Rosy Canale è stata derubata e ridotta in fin di vita. La sua storia, le vicende che hanno portato alla nascita del Movimento donne di San Luca e della Locride, la possibilità di opporsi a un destino intriso di dolore e di sangue sono al centro della pièce, scritta e interpretata dalla stessa Canale.
Dieci storie proprio così, in cartellone sabato e domenica, è invece una sorta di melodramma sperimentale, un'opera in cui recitazione e musica narrano dieci vicende di vittime della violenza mafiosa. Per lunedì è previsto invece il debutto (in forma di mise en espace) di «Il testimone», lo spettacolo di Bebo Storti e Fabrizio Coniglio incentrato sull'omicidio del giudice Giacomo Ciaccio Montalto.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.