Dopo Tabacci ecco la Balzani A Pisapia piacciono part-time

Dopo l'assessore pendolare tra Milano e Roma, le distanze rischiano di allungarsi. L'europarlamentare del Pd Francesca Balzani avrebbe finalmente accettato di assumere le deleghe al Bilancio della giunta Pisapia lasciare dall'assessore e onorevole Bruno Tabacci, ma avrebbe posto la condizione di rimanere a Bruxelles fino a fine mandato, ancora otto mesi divisa a metà per completare il lavoro di relatrice del Bilancio generale 2012. Le trattative in questi giorni sono state serrate, una parte del centrosinistra non vede di buon occhio l'eventualità e le polemiche dell'opposizione e persino dell'Idv che in maggioranza chiese a Tabacci di rinunciare al doppio incarico sarebbero scontate. Non dovrebbe decollare neanche oggi comunque il «Pisapia bis» anche se le caselle sono praticamente completate: la Balzani al Bilancio, la capogruppo del Pd Carmela Rozza ai Lavori pubblici mentre la Casa dovrebbe rimanere in capo a Daniela Benelli che nell'ultimo mese ha svolto ad interim l'incarico lasciato dall'ex assessore Lucia Castellano (eletta ieri capogruppo della lista Ambrosoli in consiglio regionale). Il sindaco intende fare altri piccoli scambi di deleghe tra i membri già in carica. Difficile che incontri i partiti già oggi, dovrebbe fare un giro di consultazione nel weekend e presentare la nuova squadra lunedì pomeriggio in consiglio comunale, anche se ieri il suo entourage non escludeva che per questioni tecniche potrebbe rimandare addirittura a metà settimana. Difficile. Anche se tra le questioni tecniche non di poco conto c'è la scelta del direttore generale, non ancora ufficializzata, e la creazione del ruolo di city manager che dovrebbe essere assegnato al dg dimissionario Davide Corritore, un ruolo di strategia sulle società partecipate.
Se per la giunta dunque è questione di giorni ma i giochi sembrano ormai fatti, è già partita la «compravendita» dei voti all'interno del gruppo per l'elezione del capogruppo che rimpiazzerà Carmela Rozza. Marco Cormio ha inviato agli altri 19 consiglieri tutti la proposta di nominare all'unanimità Andrea Fanzago, tra i più «anziani» del gruppo, non anagraficamente ma per carica. Ma Lamberto Bertolè, 36 anni, al primo mandato, punta al ruolo e avrebbe dalla sua il sostegno di metà del gruppo. Bertolè fu attivo nella campagna per le primarie di Boeri ed è vicino all'assessore Majorino alla parte più «a sinistra» del Pd e a Sel. Fanzago invece rappresenta l'ala cattolica del Pd, ed è sostenuto senza dubbio dalla capogruppo uscente Rozza. Per ora i sondaggi dicono otto consiglieri a testa e quattro voti che «ballano».
E le manovre sono partite anche nel Pdl, dopo l'addio (ufficializzato ieri in aula) del capogruppo Carlo Masseroli. Lunedì è fissata una prima riunione del gruppo.

Anche qui, se prevale l'«anzianità» è in pole position Alan Rizzi, già assessore della giunta Moratti. Se invece il gruppo sceglierà di puntare su una nuova leva dell'aula, sarà derby tra Pietro Tatarella, uomo di Maullu, e il ciellino Matteo Forte.

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