Tagli? Gli assessori si aumentano le spese

Tagli? Gli assessori si aumentano le spese

Contenti tutti. Gli assessori. Che hanno opposto resistenza durissima per difendere il loro orticello dai tagli, e ci hanno addirittura guadagnato, la spesa per i settori è cresciuta complessivamente di 216 milioni rispetto al consuntivo 2011, di 107 rispetto al vecchio preventivo. Essì che l’assessore al Bilancio Bruno Tabacci e il sindaco Giuliano Pisapia avevano premesso che per far quadrare un Bilancio da lacrime e sangue la giunta avrebbe agito su tre leve: le tasse, la vendita del patrimonio e la spending review. Un impegno che si è fermato alle prime due voci, e soprattutto sulla leva fiscale che per il 2012 ammonterà tra imposte, tasse e tributi speciali a oltre 1,2 miliardi di euro, addirittura 254,2 milioni in più dell’anno scorso. Dai 635 milioni attesi dall’Imu a 7,7 dall’imposta di soggiorno, 265,8 dalla Tarsu fino ai 43,4 milioni della Cosap, una stangata d’inizio anno che con il bilancio verrà parzialmente corretta inserendo la tariffa agevolata ridotta del 50% per le occupazioni temporanee sotto le tre ore e l’esenzione speciale per le attività legate ad Expo. Dai conti dettagliati distribuiti ieri in commissione - mancavano a inizio seduta e per protesta i consiglieri di Pdl e Lega hanno abbandonato l’aula - emerge dunque un segno più davanti ai budget assegnati a quasi tutti gli assessorati. Aumenta di 4 milioni pure la spesa corrente riservata al Gabinetto del sindaco (da 7 di consuntivo a 11,6 milioni), di 3,1 milioni la Direzione generale gestita da Davide Corritore, di quasi 2 milioni il budget all’Avvocatura, di ben 30 milioni il settore Bilancio di Tabacci. Da 29 a 35 milioni la spesa per la Cultura, circa 10 milioni in più agli Enti partecipati, idem le Politiche per il Lavoro, 4 milioni in più alla Statistica, passa da 42,5 a 82,8 milioni il budget per la Casa, in linea (da 92,5 a 92,9 milioni) l’Educazione, in calo le spese per i Servizi al cittadino (da 21 a 17,7 milioni), l’area in cui rientra anche l’anagrafe che in questi ultimi due mesi ha perso colpi, diversi disguidi - e disagi per i milanesi - in via Larga. La Sicurezza passa da 24,9 a 34,5 milioni, il servizio di Presidenza del consiglio comunale in capo a Basilio Rizzo da 0,9 a 1,4 milioni, la Mobilità da 980 a un milione di euro, solo 4 milioni in più (da 209 a 213) ai Servizi sociali. In compenso nel Bilancio 2012 viene fissato un tetto di 3 milioni di euro per gli incarichi di collaborazione. E spuntano due novità per fare cassa. La prima riguarda la possibilità di ricorrere alla vendita di immobili comunali con trattativa privata, bypassando le procedure di gara pubblica (salvo gli immobili in zone di pregio). E si valuta a scadenza del contratto Equitalia la possibilità che il Comune prelevi direttamente le imposte.
Milanesi stangati (anche) per colpa degli assessori? Una seria spending review poteva valere due punti Imu o Irpef in meno. «Ma avreste dovuto sentire le richieste iniziali» prova a giustificarsi Tabacci, e fa appello ai partiti, «il consiglio sostenere proposte finalizzate alla riduzione della spesa, finora non ne ho viste».

Ma persino la capogruppo Pd Carmela Rozza visti i risultati raccoglie la sfida: «Per il 2013 facciamo noi la spending review, taglieremmo almeno 100 milioni». Il Pdl Carlo Masseroli attacca: «La spending review è una bufala, questo bilancio è il contrario di quanto chiedono i milanesi: più tasse e più spesa pubblica».

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