«Tagli? Spese cresciute di 70 milioni»

Habemus Bilancio di previsione 2013. Un «parto» durato giusto nove mesi, la giunta ha continuato a rinviare il voto sui in conti in attesa di schiarite sui trasferimenti dal governo ma la settimana scorsa ha deciso di mandare i conti in Aula anche nell'incertezza dei fondi realmente in arrivo. La quadratura del buco è stata fatta aumentando Irpef, Imu prima casa e strappando 55 milioni di dividendi ad Atm. Ma dopo le linee generali presentate sette giorni fa da sindaco e assessore al Bilancio, solo ieri il documento di previsione completo, con cifre e programmi settore per settore, è stato consegnati ai consiglieri comunali per iniziare l'esame dei conti in Commissione. E c'è chi, come il capogruppo di Fdi Riccardo De Corato, ha fatto un salto dalla sedia: «Dove è finita la famosa spending review? Ne chiederemo conto al sindaco. Dalle cifre l'aumento di spesa corrente degli assessorati è cresciuta rispetto alle previsioni 2012 di 70 milioni di euro». Da 2,478 miliardi a 2,548. Se il totale delle spese complessive per aree e direzioni generali risulta poi in negativo - da 3,368 miliardi a 3,047 - è perché sono diminuiti fondi di riserva e altri accantonamenti, «un taglio fittizio - spiega De Corato - non c'entra con la spending review imposta alla giunta».
Qualche dettaglio: è rimasta quasi invariata la spesa sulla Cultura, anzi in leggero aumento dai 142 milioni previsti nel 2012 (sono stati poi 126 a consuntivo) a 143. La Casa scende da 36,4 a 32,9 milioni, in aumento le spese per Mobilità, Trasporti e Ambiente (da un miliardo a 1,117). Esaminando la spesa corrente «per missioni», ossia quella su progetti che possono coinvolgere più assessorati, quella su «diritti sociali, politiche sociali e famiglia» cala da 352 a 345 milioni (il confronto è sulla spesa netta vincolata), per «ordine pubblico e sicurezza» aumenta da 220 a 282 milioni (anche se l'assessorato alla Sicurezza perde invece 5 milioni e passa da 32 a 27). Budget più che dimezzato per Sport e Benessere, da 11,9 milioni a 5,9.
E De Corato sottolinea che sul fronte tasse si rischia di andare di male in peggio. Nel 2013 il Comune ha messo a Bilancio entrate da tributi diretti (Imu e Irpef) per 942 milioni di euro, 120 in più dell'anno scorso, e per il prossimo anno e nel 2015 continuerà la stangata, i conti parlano rispettivamente di 1.080 milioni e 1.089. «Che venga cancellata l'Imu e nasca la service tax in futuro, il risultato non cambia - attacca - la voce tributi dovrà essere coperta e Pisapia la prevede in rialzo». Come è più che concreto il rischio di una nuova stangata sui biglietti Atm, non dal primo gennaio come era stato ventilato in un primo momento, ma dal primo settembre 2014. É scritto a pagina 103 del programma di Bilancio: «Con riferimento alle entrate da tariffe per il trasporto pubblico locale, le previsioni del triennio 2013-2015 comprendono sia gli effetti della manovra tariffaria già approvata», gli aumenti sugli abbonamenti scattati da inizio mese, «sia gli effetti di una manovra sui biglietti da approvare con decorrenza 1/9/2014».

Dipenderà «dall'andamento della negoziazione col governo su ripartizione dei fondi per il trasporto e l'evoluzione del fondo di solidarietà ai Comuni».
Una brutta sorpresa dai conti: dei 3 milioni di sanzioni stradali previste nel 2013, almeno 900mila riguardano Area C. E il trend si prevede «costante per il triennio».

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