Un taglio da 1,2 milioni alle scuole paritarie di Milano. La decisione di Palazzo Marino ha suscitato reazioni comprensibilmente negative, da parte di tutto il mondo delle fondazioni e onlus che gestiscono i 92 istituti scolastici paritari interessati al rinnovo della convenzione con il Comune e spesso sbrigativamente indicati come «privati», in realtà pubblici per il servizio che svolgono e per il risparmio che assicurano alle casse statali. E infatti: «Vengono penalizzate le scuole materne paritarie - ha fatto notare la consigliera pidiellina Mariolina Moioli - eppure se il Comune in queste condizioni economiche in cui si trova dovesse gestire da solo tutto non avrebbe le risorse per dare una risposta ai cittadini». «Una scelta che denota analfabetismo legislativo e improvvisazione nella gestione del bilancio» ha rincarato la dose il consigliere Matteo Forte.
Ma anche dal mondo delle paritarie la reazione è arrivata forte e chiara.
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