Non si chiama più Tarsu, ma Tares. Ieri il consiglio comunale ha approvato con 27 voti favorevoli e 14 contrari le tariffe relative all'applicazione della tassa sui rifiuti che sostituirà la Tarsu. La novità principale sta nel fatto che a differenza della Tarsu (determinata esclusivamente in base alla dimensione degli spazi occupati), la Tares «guarda» anche al numero degli occupanti l'appartamento. Come preannunciato, sono state introdotte alcune agevolazioni, per le utenze domestiche e non domestiche. In particolare, è previsto uno sconto del 25% della parte variabile della Tares destinato alle famiglie di almeno 4 persone che vivono in case fino a 120 metri quadrati. Ne beneficeranno oltre 51mila famiglie. Per le utenze non domestiche sono previste agevolazioni destinate alle attività di somministrazione, alberghi senza ristorante e fiorai, le categorie più tartassate.
«Abbiamo cercato di venire incontro alle famiglie - ha detto l'assessore Francesca Balzani - allargando la platea di quelle soggette allo sconto, e alle categorie produttive che hanno anche un rapporto con i consumatori, cercando di evitare rincari. Mi rendo conto che non è il momento migliore per introdurre un tributo nuovo ma questa tassa è un obbligo di legge su cui abbiamo pochi margini di azione».Tares, via libera alle agevolazioni dopo gli aumenti
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