L'aula vota compatta le misure per migliorare il servizio taxi. Ma nel dibattito non mancano di farsi sentire le voci polemiche, che dicono alle auto bianche di «svegliarsi» e mettersi al passo con i tempi. A partire dal pagamento con carta di credito. I tassisti «devono fare uno sforzo per dotarsi del pagamento Pos» attacca il Pd Emanuele Lazzarini, seguito a ruota dal consigliere di Fi Pietro Tatarella che, prendendo le distanze dal gruppo nella campagna anti-Uber, spende grandi lodi sul servizio: «Lo puoi prenotare velocemente con lo smartphone, se ti devi spostare dall'indirizzo della prenotazione ha il numero di cellulare del conducente per avvisarlo, non solo di paga con carta di credito ma ottiene la fattura invece del foglietto di ricevuta. Anche le auto bianche nel 2014 devono mettersi al passo con i tempi». E invita il Comune a «concedere più licenze in vista di Expo, vincolandole al trasporto disabili». Si capisce che sarebbe un fan della liberalizzazione del servizio ma «ci sono discussioni che non si possono neanche aprire se la politica continua a considerare i tassisti un bacino di voti, così non andremo da nessuna parte». E il consigliere di Sel Luca Gibillini apre un argomento tabù: le tariffe. «É strano - afferma in aula - che in pochi se non nessuno, nel conflitto aperto tra Uber e taxi, si sia chiesto perché in sempre di più prediligano il primo. I costi spesso sono inferiori.
Non si può negare che i taxi a Milano sono in alcuni orari e in alcune occasioni di difficile reperimento e soprattutto che per i privati cittadini il costo delle corse dei taxi é diventato quasi proibitivo. Bisogna rivedere le tariffe al ribasso».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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