"Il teatro non è idoneo", dopo il circo e l'Anteo la stretta colpisce il Ciak

Annullata "La Bella e la bestia" sul ghiaccio Longoni: assurdo. Rozza: misure più rigide

"Il teatro non è idoneo",  dopo il  circo e l'Anteo la stretta colpisce il Ciak

Una fiaba romantica in perfetto clima natalizio. Il ghiaccio al posto del palcoscenico. La «Bella e la Bestia on ice», portata in scena dai pattinatori del gruppo «Russian Ice Star», doveva debuttare ieri (alle 16 e alle 20.30) al Teatro Ciak di via Tertulliano e replicare oggi alle 20.30, ma il pubblico è stato rispedito a casa. Tutto annullato. La commissione di vigilanza prefettizia non ha autorizzato lo spettacolo, il patron del Ciak Gianmario Longoni fino a mezz'ora dall'inizio ha tentato mediazione ma non c'è stato nulla da fare. Alle 12 quando gli ispettori si sono presentati per il sopralluogo erano ancora in corso le operazioni per riadattare la capienza del teatro dopo la finale di X-Factor. Per ospitare il talent show il Ciak aveva più poltrone per il pubblico. «Per lo spettacolo sul ghiaccio in poco tempo abbiamo dovuto ridurre la capacità, il teatro era sicuro ma ci hanno detto che al momento del sopralluogo c'era difformità rispetto al progetto presentato e non c'era tempo per riconvocare la commissione. Ci scusiamo con il pubblico e chi ha acquistato il biglietto sarà rimborsato». Ma Longoni è chiaramente furioso: «É stato solo un problema burocratico. Sarà la duecentesima agibilità che richiediamo e non è mai successo niente di simile, è inspiegabile. Non voglio fare dietrologie..». La domanda vien da sè, forse il patron del Ciak pensa che ci sia un nesso con il ricorso al Tar contro il bando del Comune per gestire il teatro Lirico che ha appena vinto? Una battaglia legale che rischia di mettere Palazzo Marino nell'imbarazzo di avere il teatro finalmente restaurato a settembre 2018 ma senza la prima stagione. «Non voglio fare complottismi, non mi ci faccia pensare» chiude Longoni.

La commissione che ha bloccato «La Bella e la bestia on ice» peraltro ricade sotto le competenze della prefettura e non del Comune. Ma dicembre si è contraddistinto per un stretta generale sulla concessione delle idoneità che non ha risparmiato i grandi nomi. Il primo dicembre la Commissione comunale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo ha bloccato l'inaugurazione del nuovo Anteo a Citylife, rovinando un pò la festa per il nuovo mall sotto i grattacieli. C'erano almeno 28 difformità rispetto al progetto originario e ritardi nella presentazione delle autocertificazioni. Fumata nera anche al secondo test il 6 dicembre, il cinema ha aperto solo il 16. I circensi del «Milano Christmas Land» invece hanno assediato il sindaco a margine degli Ambrogini al teatro Dal Verme il 7 dicembre e hanno bloccato per protesta il traffico al Corvetto il 20 contro il mancato via libera al villaggio natalizio che doveva aprire all'ex scalo Romana il 6 ed è partito - dimezzato - solo prima di Natale. Anche qui la commissione comunale aveva riscontrato ritardi e aree a rischio. «Gli organizzatori - il messaggio dell'assessore alla Sicurezza Carmela Rozza - devono smetterla di ridursi all'ultimo minuto sperando che qualcuno gliela mandi buona, devono sapersi organizzare per tempo con luoghi adeguati perchè non si può negoziare sulla sicurezza. Chi autorizza ne risponde individualmente e penalmente».

Non nasconde che l'irrigidimento generale è (anche) conseguenza della tragedia in piazza San Carlo a Torino il 3 giugno scorso, un morto e 1.500 feriti durante la finale di Champions su maxischermo, tra i 20 indagati per omicidio colposo c'è anche la sindaca Chiara Appendino. «Gli organizzatori non devono essere pressapochisti».

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