Teatro alla Scala: Micheli e Nastasi i nomi forti del dopo Lissner

Stéphane Lissner si prepara a tornare in Francia? Il consiglio d'amministrazione della Fondazione Scala che si riunisce oggi ha anche questa variabile da tener presente nell'affrontare il caso della riduzione di stipendio richiesta da più parti al sovrintendente e direttore artistico del Piermarini. È stato il sito d'informazione e gossip Dagospia a rilanciare l'ipotesi che vuole Lissner futuro sovrintendente dell'Opéra di Parigi. L'incarico diventerebbe operativo solo a partire dal 2015, ma in Francia la normativa prevede che chi guiderà il teatro può essere designato fino a tre anni prima, per avere così la possibilità di occuparsi della costruzione del cartellone, contattando per tempo artisti e registi.
«Io all'Opéra? Dovete cambiare letture» taglia corto Lissner. Una risposta che non conferma né smentisce il suo lungo addio alla Scala. Ma nel frattempo è già attivo il totonomine, ovvero i rumors su chi potrebbe essere candidato alla successione, sia pure nel 2015. I nomi che circolano sono quelli del finanziere Francesco Micheli, già membro del consiglio d'amministrazione della Fondazione Scala, e di Salvatore Nastasi, direttore generale del settore Spettacolo dal vivo al ministero dei Beni culturali. Si parla anche di Francesca Colombo, direttore generale del Maggio musicale Fiorentino. Nel recente passato si sono inseguite numerose polemiche sul teatro, legate all'emolumento del sovrintendente, Stéphane Lissner, che tra stipendio e benefit ha un costo aziendale di un milione e 50mila euro. Alla fine del suo contratto alla Scala, Lissner incasserà una buonuscita, tecnicamente una sanatoria pensionistica, da 300mila euro.

«Se il cda Scala non allinea lo stipendio di Lissner alla media dei teatri europei, proporrò alla giunta di ridurre il contributo al teatro» aveva detto il presidente della Regione, Roberto Formigoni. Le ultime novità non sederanno gli animi.

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