«Tecnici e operai in centro si faranno pagare il 5% in più»

Accornero: «L’uso dell’auto è una necessità non una scelta»

Un listino prezzi in base alla zona di residenza. Gli artigiani rispondono così all’approvazione del ticket antismog. Un consiglio? Se abitate in centro fate controllare al più presto quel tubo che cola da qualche giorno e, già che viene l’idraulico, meglio fargli dare un’occhiata anche alla lavatrice che fa quelle strane vibrazioni. Dal prossimo autunno, infatti, un banale guasto potrebbe costare di più. Non a tutti, sia chiaro: solo chi abita dentro la cerchia dei Bastioni potrebbe pagare le prestazioni degli artigiani più degli altri milanesi. Quanto? «Così a occhio e croce il 5 per cento in più». Parola del segretario generale dell’Unione artigiani Marco Accornero che, fatti due conti veloci, ipotizza questo scenario: «Se un artigiano che fattura 40mila euro l’anno deve pagare un abbonamento di circa 2mila euro, non potrà far altro che aumentare il costo delle sue prestazioni, per andare in pari». Non a tutti magari, ma certamente a chi vive nelle zone off-limits. «Comprendiamo la ragione di ordine generale - continua Accornero - ma per noi la macchina è una necessità, non una scelta». Difficile davvero, per loro, trasportare cassetta degli attrezzi e pezzi di ricambio nei mezzi pubblici. «E non tutti - puntualizza - si possono permettere di sostituire il proprio automezzo con uno meno inquinante, perché spesso non si tratta di vetture normali, ma di camioncini che diventano una sorta di officina in miniatura».

Un bel problema quello sollevato dagli artigiani, che dovrà provare a risolvere l’assessore Edoardo Croci. «L’abbiamo incontrato e gli abbiamo inviato le nostre richieste scritte. Non ci rimane che essere fiduciosi, altrimenti toccherà ai milanesi farne le spese».

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