Test a Medicina Studenti in piazza contro la regola del numero chiuso

Nel giorno in cui si tiene il test di ingresso a Medicina e Chirurgia migliaia di studenti sono pronti a protestare contro quella che chiamano la «lotteria del numero chiuso». Lo faranno questa mattina davanti agli atenei e nel pomeriggio davanti alle porte degli ospedali, quelle che alcuni di loro si vedranno chiudere a priori. Scenderanno in piazza gli studenti di Milano che faranno sentire la loro voce insieme agli aspiranti medici di Padova, Bologna, Pisa, Roma, Napoli, Salerno, Foggia, Bari e Cosenza.
«È giunto il momento di prendere atto che il sistema del numero chiuso è completamente fallito e che sta contribuendo a distruggere non soltanto il diritto allo studio, ma anche quello alla salute», ribadiscono gli studenti del coordinamento universitario Link. «L'esclusione di tantissimi di loro non soltanto determinerà la distruzione delle tante aspirazioni personali, ma anche il mantenimento di un numero assolutamente insufficiente rispetto al fabbisogno nazionale di personale medico-sanitario», spiega il portavoce Alberto Campailla.

«È inaccettabile che ormai il 57% dei corsi di laurea dell'università italiana sia caratterizzato da questa barriere all'accesso determinate unicamente dall'inasprimento dei requisiti minimi, dettati dai tagli agli atenei ormai incapaci di sostenere un'offerta formativa di qualità e aperta a tutti». Eppure, dicono, «l'Italia ha un disperato bisogno di medici e nei prossimi anni questa carenza si aggraverà drammaticamente imponendo l'apertura di un serio dibattito sull'eliminazione del numero chiuso».

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