Torna l'ipotesi election day E a sinistra Pizzul si ritira

Si va verso l'election day il 10 marzo. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha aperto alla possibilità di votare nello stesso giorno per le regionali e le politiche. E quel giorno non sarebbe il 10 febbraio, come indicato in un primo momento dal ministero dell'Interno. Così la Lombardia andrebbe al voto a marzo. Un mese di tempo in più per la campagna elettorale e anche per trovare gli accordi che ancora non sono stati siglati.
A sinistra l'avvocato Umberto Ambrosoli è sceso in campo. E si è lanciato all'attacco di Gabriele Albertini e della sua esperienza da sindaco di Milano. «Dell'esperienza degli amministratori Pdl ne abbiamo abbastanza. La mia esperienza è cambiamento e innovazione» dice il candidato alle primarie che ha fatto rivoluzionare le regole già scritte. A sostenere il candidato si è schierato il noto oncologo Umberto Veronesi.
Per fargli strada (e anche per evitare una sfida davanti agli elettori che avrebbe messo in difficoltà Ambrosoli) si è ritirato lo sfidante Fabio Pizzul (nella foto), ex presidente dell'Azione cattolica. «Ho raggiunto le firme necessarie per presentare la mia candidatura alle primarie, ma non ho intenzione di consegnarle al comitato promotore», scrive sul suo blog dopo l'incontro con Ambrosoli, parlando di «progetto alternativo alla stagione formigoniana». E ancora: «La sfida è quella di rigenerare il tessuto sociale e di aprire spazi per i giovani anche attraverso una gestione più trasparente e sostenibile della macchina regionale». Questi i punti d'intesa tra i due candidati che hanno portato Pizzul al passo indietro. E così: «Ritiro la mia disponibilità a partecipare alle primarie e mi metto a disposizione».
Non molla Alessandra Kustermann. La ginecologa della Mangiagalli che ha combattuto per salvare le primarie darà il via alla sua campagna elettorale questa mattina all'Ostello bello. Ricorda il suo attivismo politico e strizza l'occhio alla pancia della sinistra, anche all'interno del Pd, non propriamente entusiasta della scelta “civica” di Ambrosoli: «Sono da molti anni una militante del Partito democratico, non ho mai ricoperto incarichi amministrativi su indicazione del mio partito, mi sono sempre impegnata dalla base in tutte le battaglie: per la nascita dell'Ulivo e poi del Pd, per le primarie, per una forte alternativa di governo, locale e nazionale». L'invito è quasi provocatorio: «La politica faccia un passo avanti». Oggi era la data di scadenza fissata per chiudere la raccolta delle firme, invece è il giorno in cui è stato presentato il Comitato promotore delle primarie e il meccanismo si prepara a ripartire.
Molti nomi e volti noti nel Comitato dei saggi. Presiedono il comitato Nando Dalla Chiesa, Pia Locatelli e Piero Bassetti, imprenditore, che è stato parlamentare e governatore della Lombardia dal 1970 al 1974. In prima fila il sindaco, Giuliano Pisapia, che ha tenuto a battesimo la candidatura di Ambrosoli. E poi amministratori di centrosinistra come i sindaci di Monza, Como, Lecco, Lodi, Sondrio e Crema, la vicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia Sara Valmaggi.

C'è spazio per una rappresentate della rsu della Alcatel-Lucent, per il presidente dell'associazione Famiglie Vittime piazza della Loggia Brescia Manlio Milani e la presidente dell'associazione Dirigenti scolastici Lombardia Loredana Leoni.

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