Tragedia sfiorata All'aeroporto

Sono decisamente migliorate le condizioni del giovane cingalese colpito con una testata da un marocchino a Malpensa, durante una violenta lite scoppiata tra facchini abusivi. L'asiatico ha ripreso ieri i sensi all'ospedale di Varese e i medici lo hanno già dichiarato fuori pericolo. Nel frattempo il suo aggressore, continua a negare ogni responsabilità nell'agguato, nato per il «controllo» della porta 13 del terminal 1.
Da tempo infatti all'interno del grande atrio stazionano dalle 50 ai 100 stranieri, quasi tutti clandestini, perennemente in guerra tra loro per disputarsi la ricca torta rappresentata dai 18 milioni di passeggeri in transito per il grande scalo lombardo. Viaggiatori che appena mettono piede in aeroporto vengono assillati nel tentativo di strappare il permesso di portare i bagagli e strappare così una piccola mancia. Don Ruggero Camagni, cappellano di Malpensa, calcola che una buona giornata di lavoro possa fruttare attorno ai 70 euro. Un piccolo tesoro per chi non ha nulla. Ovviamente i contrasti tra gli abusivi sono all'ordine del giorno, con frequenti zuffe. L'ultima per poco non è costatala vita al giovane clandestino originario del Bangladesh.
Il ragazzo, 19 anni, stava presidiando la porta 13 quando è arrivato un marocchino di 35 anni. Tra i due è scoppiata una violenta discussione per stabilire chi avesse la precedenza. Discussione conclusa dal nordafricano che ha rifilato una testa al volto al concorrente. L'asiatico ha barcollato per poi cadere all'indietro e battere violentemente il capo contro il muro. Il giovane è rimasto a terra privo di sensi fino a quando è stato soccorso e portato in codice rosso all'ospedale di Varese, dove è stato poi ricoverato in prognosi riservata. Nel frattempo gli agenti della Polaria avviavano le indagini e, dopo aver visionato i filmati, riuscivano a individuare l'aggressore, un marocchino di 35 anni, che ha però negato ogni suo coinvolgimento. Buon per lui che la sua vittima si è risvegliata, per cui il capo d'accusa nei suoi confronti si dovrebbe fermare alle lesioni.
Rimane però il problema degli abusivi che ogni giorno affollano il terminal 1, un fenomeno denunciato da tempo da don Ruggero. Il cappellano ha più volte rivolto appelli al mondo politico e del volontariato, affinché si facciano carico del problema. Ma finora gli unici interventi sono stati quelli della Polaria, con poteri però molto limitati. Gli agenti quasi ogni giorno fermano, identificano e allontano gli stranieri individuati mentre si stringono attorno ai passeggeri.

Ma avvisi orali, fogli di via e contravvenzioni, che nessuno ovviamente paga, sono provvedimenti della stessa efficacia delle «grida» di manzoniana memoria: un giorno o due poi, calmate le acque, i facchini abusivi tornano ad affollare Malpensa.

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