Cronaca locale

Travolti alle urne attaccano l'assessore. La colpa? Si è fidanzata con il sindaco

Era già in giunta, è stata rivotata. Per la sinistra "è un pericolo"

Travolti alle urne attaccano l'assessore. La colpa? Si è fidanzata con il sindaco

Una tempesta di insulti e volgarità ha fatto seguito all'intervento della sinistra di San Giuliano Milanese, che dopo aver straperso le elezioni comunali del 4-5 ottobre - al primo turno e con 54 punti di distacco - non ha trovato di meglio da fare che contestare la nomina di un'assessora, Nicole Marnini, colpevole di essere sentimentalmente legata al sindaco, Marco Segala. «Cinque giorni fa - racconta Marnini - alcuni esponenti politici della minoranza, Pd, Movimento 5 Stelle e lista di Sinistra, hanno diramato un comunicato stampa in cui hanno definito la mia nomina inopportuna, un conflitto di interessi, un pericolo».

Ovviamente, la nomina non è affatto dipesa dal rapporto personale con il sindaco, non foss'altro che per il fatto che Marnini, leghista, era già assessore quando è iniziato. «Ho 26 anni - racconta lei - e per più di un quinto della mia vita mi sono dedicata all'attività politica e amministrativa. Alle scorse elezioni, la coalizione che negli ultimi 5 anni ha governato San Giuliano ha ottenuto il 75,4% dei voti. Io facevo parte di quella giunta come assessore. Due settimane fa sono stata onorata di 300 voti di preferenza. Un risultato personale triplicato rispetto al 2016 e il migliore in assoluto per un candidato donna in qualsiasi lista presentata».

«Un attacco di bassissimo livello - commenta Segala - se questa è l'opposizione povera città. Non è un fatto novo, non è certo contro legge. La situazione è uguale a quella del 2 ottobre. È la più votata ed era già assessore».

«Non ho mai nascosto la mia relazione con Marco - prosegue Marnini - Chi mi ha votato ne era a conoscenza e non ha ritenuto che ciò potesse costituire né un privilegio né una colpa. Il giudizio democraticamente espresso dagli elettori non dovrebbe essere inviolabile e costituire un elemento oggettivo di valutazione del mio operato? No. Omesso, dimenticato, cancellato, da una parte della minoranza che si è sentita in diritto di mettere in moto una macchina del fango mediatica tesa a screditare me, il Sindaco e la Giunta appena insediata».

Purtroppo questo attacco insensato ha dato il là ai soliti leoni della tastiera. «Il risultato? - racconta l'assessore - insulti sessisti, cattivi, diffamatori e denigratori. Un massacro». E incredibile è che l'attacco arrivi da chi - dice Marnini - «ha fatto delle pari opportunità una bandiera ideale». «Ma continuerò a lavorare per la nostra città - assicura lei - con lo stesso impegno, con la stessa determinazione, con lo stesso orgoglio di servire le istituzioni e i cittadini.

A testa alta e con lo sguardo dritto negli occhi di chi mi ha scatenato addosso odio e cattiveria che non auguro a nessuno di ricevere».

Commenti